Giunta alla
sua sesta edizione, Mondieux Jazz continuerà
il 14 novembre con Santarnecchi & The Youngs,
il progetto del polistrumentista di
Jovanotti Franco Santarnecchi che integra
nella formazione giovani e talentuosi
artisti per introdurli nel mondo della
musica dalla porta principale. Il risultato
è un organico psycho funk così esteso da
assomigliare più a un’orchestra che a una
band. Il 21 novembre sarà la volta del
Federica Michisanti Trio: Federica
Michisanti al contrabbasso, Simone Maggio al
piano ed Emanuele Melisurgo al sax tenore e
soprano presenteranno il progetto Trioness,
di cui è in uscita il disco omonimo.
L'assenza della batteria e gli arrangiamenti
di alcuni brani conferiscono alla musica un
carattere quasi cameristico: protagonista
assoluta la melodia insieme all'uso,
talvolta, della sovrapposizione dei tre
strumenti, sfruttandone le diversità
timbriche per ricavarne una nuova trama
musicale. Il 28 novembre saranno sul palco
il chitarrista Gabrio Baldacci, il
sassofonista Beppe Scardino e il batterista
Daniele Paoletti, che si esibiranno in tre
coinvolgenti mini set da 20 minuti ciascuno,
per convergere poi in un finale collettivo
durante il quale i musicisti suoneranno i
brani del loro trio Mr Rencore, in una
formula concertistica nata appositamente per
la rassegna.
La programmazione di dicembre si aprirà il 5
con Don Karate, progetto inedito di Stefano
Tamborrino che regala un’anteprima sulla
produzione solista del batterista, tra
elettronica, atmosfere cinematografiche, hip
hop e melodie dal sapore atavico. Ad
affiancarlo per il live ci saranno Pasquale
Mirra al vibrafono e Francesco Ponticelli al
basso: musicisti dotati della sensibilità
necessaria a manipolare un materiale sonoro
che presta completa attenzione alla qualità
timbrica, lasciando in secondo piano ogni
forma di virtuosismo fine a se stesso. Il 12
si continua con Nuddu, band ispirata ai
suoni del jazz, del blues, del rock e della
canzone popolare. Suoni elettronici di
ambienti rurali o futuristi spesso si
insinuano nei loro brani fondendosi con un
ritmo della batteria di Simone Tecla e del
basso di Pietro Spitilli, con la leggiadria
del pianoforte di Leonardo Rizzi o con il
ruggito ammaliante del sassofono di Lorenzo
Baldini. Il 19 spazio al jazz di Gabriele
Evangelista: uno dei contrabbassisti più
richiesti nel panorama nazionale. Dal 2010 a
fianco di Enrico Rava, il musicista di
Poggibonsi si esibirà in prima nazionale con
il suo quartetto, in un progetto nato su
commissione per la Società Italiana degli
Autori ed Editori. In formazione Gabrio
Baldacci alla chitarra, Pasquale Mirra al
vibrafono e Bernardo Guerra alla batteria.
Conclusione in grande il 26 di dicembre, con
una jam session di Santo Stefano aperta a
tutti coloro che, dopo essersi scambiati i
regali, desiderano partecipare a uno scambio
di idee in musica.
“È sempre stata la varietà del jazz, la sua
poliedricità, quello che ho voluto
valorizzare da quando, cinque anni fa, ho
iniziato ad occuparmi della programmazione
della Nof”, racconta Stefano Tamborrino a
proposito dello spirito della rassegna. E
continua: “Di fatto il cartellone è sempre
stato vario: una settimana il gruppo di
musica elettronica, un'altra la formazione
manouche, poi il gruppo di improvvisazione,
quello di musica brasiliana, e via dicendo.
Sempre privilegiando i progetti originali:
sono state rarissime le formazioni che
suonavano standard.”
Info: NOF Club, Borgo San Frediano 17r,
Firenze | 333 614 5376 |