Organizzato
dal Conservatorio di musica Luigi Cherubini,
il festival è diretto da Alfonso Belfiore,
titolare dal 1992 della cattedra di musica
elettronica del Cherubini, con il
coordinamento di Paola Lopreiato di
FiesoleArte; si svolgerà a ingresso libero e
in maniera itinerante per la città, con
performance, concerti, installazioni,
incontri e masterclass, nel 50esimo
dall’istituzione al Conservatorio Cherubini
della prima classe di musica elettronica
italiana, fondata da Pietro Grossi. Gli
eventi si terranno presso la Palazzina Reale
di Santa Maria Novella, Palazzo Rosselli del
Turco (Borgo Santi Apostoli, 17), il Museo
di Casa Martelli (via Ferdinando Zannetti
8), con una mostra degli strumenti
dell’epoca dedicata a Pietro Grossi, a cura
di Alfonso Belfiore, Marco Ligabue e Roberto
Neri, la conferenza inaugurale presso
Palazzo Medici Riccardi e le suggestive
celle del complesso Le Murate, un tempo
carcere storico della città, e ora luogo
polifunzionale (piazza Madonna della Neve).
Il festival ha il patrocinio del Comune di
Firenze, con il contributo di Fondazione
Cassa di Risparmio di Firenze, e con la
collaborazione, tra gli altri, di New York
University, University of Chester,
Fiesolearte, Fondazione Architetti Firenze,
Ordine Architetti Firenze, Le murate -
Progetti Arte Contemporanea, ESE - European
School of Economic, Museo Nazionale del
Bargello.
Tra gli eventi, si segnalano la proiezione
dell’opera di videoarte “The passing” di
Bill Viola, del 1991, riflessione sulla
morte e la nascita come simboli
dell'assurdità della condizione umana
(25/11, ore 16, Palazzina Reale);
“Video-film concert” di Nam June Paik e Jud
Yalkut, realizzato tra il '66 e il ’72,
irriverente critica alla cultura di massa,
con l’utilizzo di tecniche pioneristiche di
elaborazione elettronica delle immagini e
“SSS” di Marina Abramovic, del 1989,
racconto biografico di momenti importanti
della vita dell’artista, in collaborazione
con il videomaker Charles Atlas (entrambi
26/11, ore 16, Palazzina Reale). Le opere
saranno introdotte da Maggie Jackson.
Diffrazioni si aprirà il 21 novembre alle
ore 16 presso la Sala di Palazzo Rosselli
con il concerto di benvenuto, e l’esecuzione
di “Unpredicted” per nastro magnetico,
sintetizzatore analogico, multitraccia a
cassette e “svariati” registratori a bobine,
di Andrea Bui e Vanessa Trippi, “Chercher”
con videoanimazione di Claudio Giusti e
colonna sonora di Giacomo Balli, e “Eureka”
composizione con Lorenzo Phelan al
violoncello e Alberto Maria Gatti (live
electronics). Per le installazioni,
“Flustered Farida” di Hala Gabr indagherà
sul ruolo della donna; “Terra incognita” di
Gavin Baily e Tom Corby studierà le
differenze culturali e sociologiche
attraverso l’evoluzione di Wikipedia negli
ultimi dieci anni; “Blue in Green” di
Violetta De Saga sarà una video
installazione interattiva che si avvale
dell'utilizzo di un oscillatore, per creare
ritmi e suoni interagendo col video;
“Auditory Breakfast” di Mona Makhlouf
esplorerà il mondo intimo attraverso i suoni
della colazione.
Il 23 novembre, dalle ore 19 alle ore 22,
presso la Palazzina Reale, si terrà il
“Concerto n.1” in cui si potranno ascoltare
varie composizioni di natura acusmatica,
costituite da suoni elaborati
elettronicamente, che vengono gestiti nello
spazio con una particolare amplificazione,
in modo che il suono possa muoversi
all’interno dello spazio. Ci saranno opere
audiovisive, costruite attraverso l’utilizzo
di mezzi multimediali con tecnologie
informatiche, e una sezione live dedicata a
opere interattive dove oltre ai mezzi
audiovisivi interagiranno anche performer
(musicisti e danzatori) che con le loro
azioni determineranno lo sviluppo dell’opera
e quindi il controllo di eventi sonori e
grafici e visual. Tra questi, si
ascolteranno “Irresistibile flux”, recital
con Esther Lamneck, clarinettista e
tarogatista di fama internazionale,
direttrice del Dipartimento di Performing
Arts della New York University; Albert Mayr,
compositore di origine slava, docente di
musica elettronica dopo Pietro Grossi, che
interpreterà “Proposta Sonora 5 per nastro
magnetico”, mentre il compositore giapponese
Akira Takaoka sarà presente con “Vanishing
Trajectories”, lavoro che mixa musica, live
laser, filtri ottici, diversi light effect e
video. Tra gli eventi si terrà anche “Skinship”,
di James Wilkie, per video, danza e
interazione live. Alle ore 22 seguirà
l’esibizione, in diretta su Second life,
mondo virtuale elettronico digitale online,
dell’Avatar Orchestra: gli avatar di venti
musicisti reali, dislocati in tutto il
mondo, terranno il concerto in un teatro
virtuale, che sarà trasmesso al festival.
Nel programma, anche l’esecuzione di “Gates”
di John Nichols, opera acusmatica a otto
canali in parte ispirata alla costellazione
delle Pleiadi, la cui mappatura sonora è
presente verso la metà e nella conclusione
della composizione (26/11, ore 22, Palazzina
Reale), l’installazione interattiva “In
other people's skins” di Terry Flaxon
(23-26/11 ore 10 Palazzina Reale), e
l’installazione, presso il museo di Casa
Martelli, che riproporrà uno studio
dell’epoca, a cura di Alfonso Belfiore,
Marco Ligabue e Roberto Neri. Saranno
esposte macchine antiche e strumenti
elettronici utilizzati al tempo, che
normalmente sono conservati nei magazzini
del Conservatorio, di grande valore e
prestigio (dal 22 al 25/11, ore 14).
“E’ nostra volontà quella di uscire a
realizzare un museo permanente di queste
macchine, che sono di grande interesse”,
dice Alfonso Belfiore. “In esposizione ci
saranno circuiti elettronici, oscillatori
elettronici, banchi di filtro, modulatori ad
anello, registratori multitraccia. Pietro
Grossi era il primo violoncello del Maggio
Musicale Fiorentino: a un certo punto della
sua vita, spinto dal desiderio della ricerca
e del rinnovamento, ha rivolto lo sguardo
lontano, avendo intuizioni notevoli. A quel
tempo, fare musica con il computer era
impensabile, così come fare musica con
strumenti elettronici. Era pura
fantascienza. Grossi attivò varie
collaborazioni, tra cui quella con il Cnr di
Pisa dove nacque il primo centro di computer
music. Si creò una situazione
avvenieristica, perché quando non c’era
internet esisteva un collegamento diretto
tra il conservatorio e il CNR di Pisa, ed
era possibile lavorare da due luoghi
diversi”.
Nel programma, Esther Lamneck condurrà dal
23 al 26 novembre la Masterclass Multimedia
Ensemble Lab, un laboratorio con un gruppo
di musicisti e studenti di alto livello,
guidandoli a suonare insieme interagendo con
strutture musicali elettroniche e visual,
realizzando così improvvisazioni dove
immagini e musica dal vivo e registrata
diverranno un tutt’uno. Questo lavoro sarà
presentato nel concerto finale, a cui
saranno presenti anche Mara Helmuth, Jorge
Sosa, David Durant, Edmar Soria, compositori
di opere multimediali scritte per l’MNT
Ensemble (Musica e Nuove Tecnologie) del
conservatorio. Le opere saranno eseguite in
prima assoluta (27/11, ore 21, Palazzina
Reale).
Tra i contributi, da sottolineare quello con
Giacomo Rizzolatti, candidato premio Nobel
per la scienza, di cui sarà proiettata
un’intervista in cui parlerà dei neuroni
specchio (26/11, ore 11.30, Sala convegni,
Palazzina Reale) e la partecipazione di
Silvio Garattini, scienziato italiano,
ricercatore scientifico in farmacologia,
medico e docente in chemioterapia e
farmacologia, direttore dell'Istituto di
ricerche farmacologiche "Mario Negri”
(23/11, conferenza inaugurale, Palazzo
Medici Riccardi, ore 16).
Dice Belfiore a tal proposito: “La presenza
di Rizzolatti e Garattini al festival è uno
stimolo di grande importanza per la nostra
ricerca e la nostra proposta. In Diffrazioni
abbiamo cercato di proporre tutto ciò che ha
a che fare con la crescita della cultura,
della tecnologia, del pensiero, quindi la
conoscenza della vita e di ciò che è la vita
anche a livello cellulare. Questo influenza
lo spirito creativo e descrittivo della
nostra contemporaneità e gli artisti di oggi
intrecciano queste esperienze perché fanno
arte con qualunque forma e in qualunque
contesto. L’arte racconta, come è sempre
stato, la contemporaneità e la propria vita.
Oggi la contemporaneità è fatta di queste
cose, di tecnologia, scienze, di scoperte e
quindi anche l’arte vive e si nutre di
questo materiale”. Conclude: “Vogliamo che
Diffrazioni sia una sorta di supermercato,
dove si trovano un sacco di prodotti, e come
ci capita in un supermercato, vogliamo che
le persone vengano perché c’è qualcosa che
suscita il loro interesse, un nome, un
evento, ma che tornino a casa con il
carrello pieno, perché qui possono trovare
tante altre cose. E poi vogliamo creare
occasione di scambio e di incontro tra gli
artisti e i ricercatori di tutto il mondo”.
Tutti gli eventi del festival sono ad
ingresso libero. L’accesso alla masterclass
e al workshop è riservato agli iscritti. Per
ulteriori informazioni
www.conservatorio.firenze.it e
www.diffrazionifestival.com .
Il festival Diffrazioni è organizzato dal
Conservatorio Luigi Cherubini, con il
contributo di Fondazione Cassa di Risparmio
di Firenze, con il patrocinio del Comune di
Firenze e con la collaborazione di New York
University, University of Chester,
Fiesolearte, Fondazione Architetti Firenze,
Ordine Architetti Firenze, Le murate -
Progetti Arte Contemporanea, ESE - European
School of Economic, Museo Nazionale del
Bargello. Media Partner: Magazine Big Box,
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