Una semenza
autoctona di origini antichissime,
estremamente ricca dal punto di vista
nutritivo con vitamine, proteine, amidi,
fibre, zuccheri, calcio, ferro e fosforo:
questo è il fagiolo carne che dopo aver
rischiato di scomparire, torna
prepotentemente alla ribalta a Fabrica di
Roma, nel cuore della Tuscia. Dopo il
riconoscimento di “prodotto tipico locale”
ottenuto grazie all’impegno
dell’amministrazione comunale e all’adozione
di provvedimenti ad hoc, il rinomato
“faciolo” è protagonista della quarta
edizione della sagra ad esso dedicata,
ideata dal comitato San Matteo in
collaborazione con Proloco e Comune, che
avrà luogo il 16,17 e 18 settembre p.v.
Nel corso della manifestazione verranno
esaltate le specifiche proprietà attraverso
un menu popolare interamente cucinato
secondo le ricette della tradizione. Sarà
possibile gustare a prezzi molto popolari
piatti gustosi e robusti quali l’antipasto
del faciolo, gli gnocchetti co i facioli, i
facioli, facioli co le cotiche e co le
sarsicce.
Ad allietare l’iniziativa ogni sera (e
domenica a pranzo) saranno invitati anche
formazioni musicali che si esibiranno dal
vivo.
Del fagiolo carne, che ha rappresentato per
tanti secoli la principale forma di
sostentamento territoriale delle genti, si
possono trovare molte testimonianze legate
alla cultura contadina locale conservate sia
nell’archivio storico comunale che
nell’archivio di stato di Viterbo. La sua
storia è legata infatti ad una tradizione
che si è evoluta nel tempo: mentre in epoche
remote veniva addirittura usato come
pagamento in natura per il canone di
locazione di terreni, ai nostri giorni, è
stato inserito, paradossalmente, tra le
semenze in via d’estinzione.
La Sagra è anche una buona occasione per
scoprire Fabrica di Roma, antico paese a 26
chilometri di distanza da Viterbo, che sorge
a 300 metri sul livello del mare nelle
vicinanze del Lago di Vico. Al suo interno
meritano una visita la Chiesa Collegiata di
San Silvestro Papa, nota anche come il
Duomo, risalente al XII secolo, la Chiesa di
Santa Maria della Pietà, il Castello La
Rocca che sorge proprio al centro del paese
e il medievale Palazzo Cencelli, che ora
ospita il Comune; nel suo territorio
spiccano invece Falerii Novi, sito
archeologico di una antica città romana e la
Chiesa di Santa Maria in Falleri, senza
dimenticare la via Amerina, un itinerario
turistico di grande impatto
storico-religioso poiché rappresentava già
agli albori dell’Impero Romano una via molto
trafficata che collegava gran parte del
territorio falisco.
Apertura stand gastronomici: Ore 19,30 (venerdi
e sabato); 12,30 (domenica)
Infoline e prenotazioni: +39 366 2356728 -
scaren_78@yahoo.it
Pagina FB:
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