Per 15 anni,
meglio per 15 ampie stagioni espositive,
Marco Goldin è stato direttore di Palazzo
Sarcinelli, a Conegliano. Si era negli anni
tra il 1988 e il 2002, anni in cui il
Palazzo coneglianese si conquistò il ruolo
di sede di riferimento per la pittura del
secondo Novecento in Italia.
75 le mostre programmate al Sarcinelli sotto
la direzione, e con la curatela scientifica,
di Marco Goldin.
In quei 15 anni, dalle sale del Palazzo sono
passati tutti i grandi artisti italiani del
XX secolo, oltre ad alcuni grandissimi
stranieri come Claude Monet del quale
vennero esposte due “Ninfee” nel 1997, Paul
Klee, Max Ernst, Graham Sutherland. Il
sottotitolo della mostra ne ricorda solo
tre: Music, Zigaina e Guccione.
Ma accanto a loro, a intessere quella che
giustamente viene ricordata come una lunga
esperienza di “Ode alla pittura”, andrebbero
citati, tra i tanti, Morandi, De Chirico,
Sironi, Carrà, De Pisis, Gino Rossi, Mafai,
Pirandello, Scipione solo per dire di alcuni
tra i grandi della prima parte del
Novecento. E poi, artisti della seconda
parte del secolo, con vaste esposizioni
monografiche da Pizzinato a Morlotti, da
Guccione a Ruggeri, da Zigaina a Ferroni, da
Olivieri a Verna, da Guarienti a Sarnari, da
Clerici a Strazza, da Bendini a Schifano, da
Raciti a Savinio solo per ricordarne alcuni
tra le decine.
“L’esperienza che Conegliano, il Veneto,
l’Italia hanno vissuto negli anni di
direzione di Goldin – ricorda il Sindaco
Floriano Zambon – è stata unica nel nostro
Paese. Con mostre di successo. Ma
soprattutto con la creazione, dentro e
intorno a Palazzo Sarcinelli, di un sorta di
laboratorio, di cenacolo esteso, dove
artisti, critici, appassionati si sentivano
“di casa e a casa”, dove si veniva da ogni
parte d’Italia per confrontarsi intorno
all’attualità della pittura, in tempi che
vedevano questa espressione artistica messa,
se non al bando, per lo meno considerata
come superata. Le mostre di Goldin al
Sarcinelli, al contrario, ne evidenziavano
la forza e la vitalità”. |