E' la "Notte
d'Isabella" e sono attesi a viverla
ventimila persone da tutta Italia.
Come in un racconto dei nostri avi, il tempo
tornerà indietro di 440 anni, al 1576, al
giorno dell'arrivo dell'amata Isabella a
Cerreto con tutti gli edifici del centro
storico trasformati in dimore storiche da
più di mille drappi e i sette stemmi delle
Arti maggiori e i quattordici delle Arti
minori fiorentine dipinte a mano. Un poeta
del tempo accoglie Isabella proveniente da
Firenze, Paolo Giordano Orsini, suo marito,
la invita a visitare il borgo in festa per
il suo arrivo alla Villa.
Isabella e la sua corte passeggiano per le
vie del paese fino ad arrivare ai piedi
della scalinata progettata da Bernardo
Buontalenti dove si tengono spettacoli e
festeggiamenti per tutta la sera. Le mura
del borgo cinquecentesco sono animate da
nobili e popolani, antichi riti, musiche e
balli. Ci sono i falconieri del Granducato
con i loro rapaci, i duellanti armati di
spade e i balestrieri con i loro archi, i
cantastorie e i popolani intenti nei propri
mestieri. Fino a quando una notizia si
diffonde e corre per il borgo. Le voci si
susseguono tra lo sgomento generale. A mezza
voce. E' stata uccisa. Isabella è morta. E'
stato un sicario. Mandante il marito geloso.
Uxoricidio. Altri dicono invece che è stata
la malattia che se l'è portata via. Ma
l'enigma si infittisce e corre lungo i
secoli, l'intrigo a corte è servito, i
misteri si susseguono fino ad oggi. Solo i
cerretesi custodiscono tutti i segreti
perchè amano la figlia prediletta di Cosimo
I e ne tramandano le gesta in una memoria
senza fine. Tutta la storia è raccontata in
due notti, a cielo aperto, dalle 18 alle 24
senza pause, neppure per la cena. E cosa c'è
di meglio che fermarsi in una delle diciotto
tra locande ed osterie dislocate lungo il
paese per assaporare alcune ricette
rinascimentali tipiche del periodo?
Preferite un pasticcio di polenta o la pappa
al pomodoro, la salviata o il lampredotto? E
poi perchè non concludere con la crema del
Buontalenti?
Come in un set cinematografico, trenta
compagnie e quasi mille figuranti fanno
rivivere la corte Medicea
Vivere la Notte d'Isabella è come entrare
dentro un film, in un set cinematografico
dove, passando da una scena all'altra, si
può interagire con i protagonisti,
diventando parte integrante di un grande
spettacolo collettivo. Molto più di una
rievocazione storica. Il paese si trasforma
in una scenografia naturale e fa da sfondo a
una trama che si sviluppa in due notti
(sabato 2 e domenica 3 luglio) e in più di
dodici ore (dalle 18 alle 24), per arrivare
tutta d'un fiato al gran finale quando i
segreti si sciolgono così come i misteri che
avvolgono gli ultimi attimi di vita della
figlia di Cosimo I, Isabella. Fu uccisa dal
marito o morì di cause naturali?
Alle Scalee medicee aprono gli spettacoli i
Falconieri del Granducato di Toscana con la
dimostrazione di volo libero. E' poi la
volta della Compagnia Giovanni Delle Bande
Nere con la scuola Picchieri e più tardi
della scherma teatrale. Seguono le
esibizioni degli Archimossi con i loro
spettacoli musicali e quello di fuoco dei
Nike-fire dance.
A Porta Padulana, aprono le danze la
Compagnia delle Arti Distratte con lo
spettacolo di Giocoleria, e, a seguire, i
Falconieri e le danze rinascimentali della
Compagnia della Bizzarria d'Amore. E' la
volta poi dei musici e degli sbandieratori
della Contrada Porta al Palagio e di Porta a
Santa Maria al Pozzolo, con le loro
coreografie, degli Archimossi e ancora della
Compagnia delle Arti Distratte con i giochi
di fuoco.
A Porta Fiorentina aprono la Compagnia delle
Arti Distratte, con lo spettacolo di
Giocoleria, segue la comicità itinerante da
contatto Memento Ridi e L'Angelo e il
Profeta. Poi i musici e gli sbandieratori di
Porta a Palagio e di S.Maria a Pozzolo, lo
Spectacolo de lo mago del mago Abacuc. Ci
sono poi le rappresentazioni fisse. All'
Arco dei Mercatanti La Volpe con il Lume
mette in scena “Un giro di monete. Canto un
racconto. Cosa ti dirà la sorte?",
all'Oratorio SS Trinità: Ghibli&Momi-Teatro
di Sabbia rappresentano “Combattente, nobile
e cavaliere io fui Giovanni Dalle Bande
Nere”. Alle scalee antiche il gruppo Ceci e
CeCini propongono lo spettacolo per bambini
“Alice e le rotelle del Bianconiglio”; alla
palazzina dei Cacciatori tornano le danze
rinascimentali della Compagnia della
Bizzarria d'Amore. In piazza Scalee Medicee
Historica Lucense propone l'esposizione e la
dimostrazione di artiglieria storica, mentre
la Compagnia Balestrieri di Cerreto Guidi
esibisce la balestra manesca. Nel prato di
fronte alla Villa Medicea ci sarà
l'accampamento di Giovanni Delle Bande Nere
con i giochi di spade e la scuola Picchieri;
al loggiato Pieve San Leonardo
l'associazione La Maschera rappresenta “La
corte racconta”. In pieve suoneranno gli
archi dell'Accademia Musicale di San
Miniato; all'angolo delle storie tra
Fattoria e Pieve San Leonardo il gruppo
Riddadarte propone “Alchemilla, storie che
non c'erano. Nessuna storia esiste, prima
che tu l'ascolti”. Tutto questo si ripete,
con variazioni estemporanee sul copione
anche nella notte di domenica 3 luglio, a
cui si aggiungono le esibizioni degli
sbandieratori e musici di Porta Caracosta e
gli spettacoli con il fuoco di Pyroetnico.
In questo contesto e con questa animazione
di festa arriverà da Firenze Isabella de'
Medici accolta dal poeta rinascimentale
Federico Guerri raggiungendo il marito Paolo
Giordano Orsini. Tutti insieme visiteranno e
sfileranno per le vie del borgo. Poi a
mezzanotte il gran finale. Come in un giallo
dal finale aperto che scorre lungo i
secoli:. Isabella è morta. Il mistero corre
dalla Villa Medicea per le vie del borgo per
un finale a sorpresa, nel racconto dei
segreti che i cerretesi custodiscono.
Un banchetto rinascimentale tra locande e
osterie
lungo più di un chilometro
Ma la Notte d'Isabella è anche un vero e
proprio banchetto a cielo aperto lungo più
di un chilometro dove vengono riproposti
menu e piatti della tradizione
rinascimentale nelle diciotto tra osterie e
locande dislocate lungo il borgo. Solo per
citarne alcune: La Locanda del Duca, sul
piazzale della Villa Medicea, propone
pasticcio di polenta alla boscaiola, pappa
al pomodoro, peposo, porcho e bericocche,
lazaniette del giardino segreto, trippa di
Fiorenza, fagioli, biancomangiare, frittelle
di vento, vino nero del Granducato, acqua di
fonte, salutar liquore e vino d'Arabia.
L'osteria San Rocco di Porta Fiorentina,
propone il porco condito e il gran piatto
d'Isabella; l'osteria di Caracosta il piatto
granducato, il fiorino, i panini del
contado, la trippa alla cerretese e il
trittico mediceo. La locanda della mensa dei
poveri offre piatti freddi, panzanella e
carne alla brace; l'osteria dei Calcianti
propone il lampredotto e la birra del
contado di Cerreto. L'osteria da Gianni
prepara zuppe, minestre e pappe; arte bianca
e sangria all'osteria del Pozzo. Per chi
predilige una proposta più light ecco il
Ristoro del viandante dove vengono offerti
piatti di frutta in chiave rinascimentale,
mentre per i golosi alla Locanda Dolce via
si può apprezzare il "Dolce d'Isabella" e il
"Tormento di Cosimo". Non poteva mancare la
gelateria Medicea con il "gelato Buontalenti"
e la riproposizione del gusto mediceo
seguendo le indicazioni di un'antica
ricetta.
Isabella de' Medici parla cinese
Parla cinese Isabella de' Medici. La
"stella" di casa Medici sarà interpretata in
occasione de "La Notte d'Isabella" da Clizia
Caioli. 29 anni, cerretese, ha recentemente
partecipato alle selezioni di Donna
Avventura nella speranza di poter viaggiare
per il mondo, magari con la sua moto CBR 600
RR. Studia lingue all'Università di Firenze.
Oltre a inglese e spagnolo ha una
predilezione per il cinese. E chissà che
Isabella non possa spingersi fin nel
continente giallo e con la sua storia e il
suo fascino intrigare così lontano? Una
possibilità che, chissà, potrebbe spingere
Isabella fino al continente cinese.
Dalle ville in miniatura, al convegno sui
paesaggi venatori, fino al concorso
fotografico
Nella festa anche un momento culturale,
all'interno della Villa Medicea. Sabato 2
luglio alle ore 18,30 sarà inaugurata la
mostra Paesaggi venatori medicei: la
vocazione di una villa, a cura di Cristina
Gnomi Mavarelli e Marco Masseti (aperta fino
al 18 settembre) a cui seguirà la conferenza
di Marco Masseti su Paesaggi venatori
medicei e l'intervento di Alberto Corti su
Le armi della caccia. In collaborazione con
gli Amici della Villa di Cerreto Guidi
nell'ambito della Festa dei musei.
A proposito di Villa Medicea, saranno
proposte nell'ambito della manifestazione,
tre realizzazioni veramente particolari: una
miniatura interamente realizzata
all'uncinetto dalle Dame e visitabile presso
la Palazzina dei Cacciatori in via Roma, una
costruita in legno da Ermindo Michetti e una
terza ubicata all'interno del campanile
della pieve di San Leonardo realizzata da
Giuseppe Landi.
Intanto la festa continuerà oltre il suo
svolgimento. I circoli fotografici sono
invitati a contendersi a colpi di click i
riconoscimenti per i loro scatti d'autore in
occasione del terzo concorso fotografico
dedicato alla Notte d'Isabella. I
giornalisti di Arga Toscana, saranno a
Cerreto, durante la manifestazione, per la
loro festa annuale.
Inaugurazione il 2 luglio alle 17,30
Inaugurazione e taglio del nastro con le
autorità sabato 2 luglio 2016 alle 17,30.
Ingresso e servizio navetta gratuito,
organizzazione a cura dell'Associazione CCN
Buontalenti con il patrocinio del Comune di
Cerreto Guidi e della Regione Toscana, in
collaborazione con le associazioni del
territorio. Info: www.lanottedisabella.it -
lanottedisabella@gmail.com |