Dopo il grande
successo degli scorsi anni, quando artisti
del calibro di Brad Meldhau, Joshua Redman,
Uri Caine, il trio Perez/Patitucci/Blade,
Ron Carter e Ravi Coltrane hanno infiammato
il pubblico accorso numeroso da ogni parte
del Sud Italia, martedì 19 luglio per la
prima delle tre tappe cosentine è in
programma una incredibile serata a doppio
set, che verrà inaugurata da quello che
“ormai” potremmo definire un “Amico del PJF”:
John Patitucci (senza dubbio uno dei
bassisti più importanti al mondo, come
dimostrano le sue collaborazioni con
jazzisti del calibro di Chick Corea, Herbie
Hancock, Stan Getz, Wynton Marsalis, Joshua
Redman, Michael e Randy Brecker ecc., ma
anche con stelle del pop e della musica
brasiliana come Sting, Natalie Cole, Carole
King, Milton Nascimiento, Astrud and Joao
Gilberto, Ivan Lins, ecc.), che dopo le
indimenticabili esibizioni nella “sua”
Torano (paese di origine dei nonni paterni)
e quella cosentina del 2014 ambientata nella
Villa Vecchia in cui si è esibito con Danilo
Perez e Brian Blade, questa volta salirà sul
palco avendo al suo fianco sua figlia Grei,
cantautrice e chitarrista di grande talento,
che proprio in occasione del PJF presenterà,
in anteprima ed esclusiva mondiale il suo
primo progetto discografico, “Meadow of
Peace”, alla realizzazione del quale oltre
al padre hanno preso parte artisti del
calibro di Nate Smith, Jon Cowherd,
JohnDavis e Aaron Nevezie, in uscita il
prossimo cinque agosto.
Sempre il 19 luglio, a seguire, sul palco
allestito nella magnifica cornice del
Castello Svevo salirà un altro artista di
prima grandezza del panorama jazzistico
mondiale: il pianista Kenny Barron.
Nato a Philadelphia nel 1943, Barron inizia
a suonare il pianoforte all'età di dodici
anni, dimostrando da subito un talento
talmente travolgente, da portarlo a compiere
la prima tournée soli quindici anni in una
orchestra di rhythm’ & blues; un anno dopo,
la sua arte era già così raffinata da
consentirgli di accompagnare le esibizioni
del mitico John Coltrane. Da allora, la
carriera di Kenny Barron è stata una
inesauribile fonte di successo, al punto da
essere stato definito dal Los Angeles Times
«Il miglior pianista del mondo».
L'arte di Barron è connotata da estrema
versatilità, capace di esprimersi al meglio
nelle formazioni più varie (leggendario fu,
tra l’altro, anche il suo sodalizio con Stan
Getz, con il quale fu protagonista di
indimenticabili esibizioni negli anni ‘80).
La sua musica, al pari di quella di Charlie
Parker e di Dizzy Gillespie, si fonda su una
raffinata concezione armonica che, pur
affondando le proprie radici nella
tradizione dei suoi predecessori, riesce a
distinguersi per una caratterizzazione
incisiva e personale.
Tratti distintivi del suo linguaggio
pianistico, di derivazione be-bop, eppure
estremamente personale, sono un fraseggio
incisivo e brillante, ma anche una cura
quasi maniacale della sonorità.
Dopo questa prima intensissima serata,
mercoledì 20 luglio la città di Cosenza,
grazie al PJF, ospiterà una delle due tappe
italiane del tour mondiale del grandissimo
chitarrista Robben Ford, vera e propria
leggenda vivente del rock blues.
Inserito dall’autorevole rivista
statunitense Musician tra i 100 migliori
chitarristi del XX secolo e nominato ben
cinque volte ai Grammy Awards, Robben Ford
autentico talento della sei corde, nel corso
della sua lunga carriera, complice uno stile
molto versatile (è un musicista capace di
fondere stili diversi come il rock, il
blues, il pop e folk), ha collaborato con
diversi colleghi di alto rango, tra cui
Miles Davis, George Harrison, Joni Mitchell,
Burt Bacharach, Barbra Streisand, Bonnie
Raitt, Randy Crawford, Jimmy Witherspoon,
Rickie Lee Jones, Muddy Waters e perfino i
Kiss e gli Yellowjackets, band di cui Ford
fu tra i membri fondatori.
Accompagnato dagli affiatati Brian Allen al
basso e Wesley Little alla batteria, il
chitarrista californiano presenterà l’ultimo
lavoro discografico, “Into the Sun”, che
segue gli acclamati “A Day In Nashville” e
“Bringing It Back Home” e che vede
collaborazioni di primissimo livello, come
quelle del chitarrista degli Allman Brothers
e leader dei Gov’t Mule, Warren Haynes,
della chitarra slide del bluesman Sonny
Landreth e dell’icona blues americana Keb’Mo.
Giovedì 21 luglio, infine, approderà sul
palco del Peperoncino Jazz Festival Bobby
Waston, solista e compositore d’eccellenza e
vera e propria icona del sax contralto,
considerato unanimemente uno dei principali
musicisti della sua generazione.
In più di 25 anni di carriera ha accumulato
una discografa che conta oltre cento
incisioni e collaborazioni illustri con
artisti del calibro di Art Blakey (è stato
membro dei leggendari Jazz Messengers dal
1977 al 1981), Sam Rivers, Max Roach, George
Coleman, John Hicks, Joe Williams e Wynton
Marsalis, entrando così a pieno titolo nella
storia della musica afroamericana.
In occasione dell’ultima serata cosentina
realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata
USA e ospitata nel suggestivo scenario
architettonico del Castello Svevo, il
sassofonista americano incontrerà
artisticamente il Dea Trio, formazione
composta dal pianista Andrea Rea, dal
contrabbassista Daniele Sorrentino e da Elio
Coppola alla batteria.
Il trio è nato circa quindici anni fa,
quando i tre giovani musicisti muovevano i
primi passi nel mondo del jazz; da allora,
molti sono stati i passi in avanti e le
esperienze collezionate dai suoi membri in
giro per il mondo, come le collaborazioni
con artisti del calibro di Benny Golson,
Peter Bernstein, Joey De Francesco (Elio),
Stefano di Battista, Richard Galliano, Dee
Dee Bridgewater, Joe Lovano (Andrea),
Sylvain Luc, Scott Hamilton, Enrico Rava
(Daniele).
Dopo tutti questi anni, i tre decidono di
riunire il gruppo, registrare un disco (in
uscita per Itinera Records) e di regalarsi
un tour con il mitico Bobby Waston.
Le tre serate, in programma a partire dalle
ore 21:30 con servizio navetta da e per il
centro città, prevedono un biglietto a posto
unico già acquistabile in prevendita, al
costo, rispettivamente, di 20 € (John & Grei
Patitucci e Kenny Barron), 25 € (Robben
Ford) e 15 € (Bobby Waston), ma in questi
giorni stanno andando letteralmente a ruba
gli abbonamenti previsti per tutti gli
spettacoli della “tre giorni” cosentina,
acquistabili in prevendita (presso In Prima
Fila e on line sul sito www.inprimafila.net)
al costo scontato di 45 euro.
Dopo aver fatto tappa nel capoluogo di
provincia, il XV Peperoncino Jazz festival -
evento organizzato con il contributo
dell’Assessorato alla Cultura della Regione
Calabria (progetto presentato a valere
sull’avviso pubblico relativo agli eventi
culturali storicizzati nell’ambito del FUC
2016), degli enti Parco Nazionale del
Pollino e Parco Nazionale della Sila, di
numerose amministrazioni comunali e di
importanti Sponsor privati (tra cui
Confindustria Cosenza, Agis e Anec Calabria,
Gas Pollino, Ottica Di Lernia, Montagna Srl,
La Pietra Srl, Simet Spa, Amarelli Srl e
Skyline Costruzioni Burza) e con l’Alto
Patrocinio dell’Ambasciata degli Stati Uniti
d’America e della Reale Ambasciata di
Norvegia – dal 22 al 24 luglio prevede un
intenso weekend silano all’insegna delle
sonorità norvegesi e, a seguire, proseguirà
il suo lungo tour turistico – culturale
nelle più belle località calabresi, andando
avanti, senza soluzione di continuità, fino
al 6 settembre con artisti del calibro di
Roberto Gatto, Ben Paterson, Kurt
Rosenwinkle, Gianluca Guidi, Joy Garrison,
Daniele Scannapieco, Jim Rotondi, Antonella
Mazza, Eric Daniel, Serena Brancale & Walter
Ricci, Rick Margitza e tanti altri, per poi
concludersi all’insegna del III Calabria
Jazz Meeting, convegno annuale del jazz
calabrese, in programma dal 29 settembre al
2 ottobre prossimi.
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO:
ASSOCIAZIONE CULTURALE PICANTO
Mobile: 345/9514139
E-mail: peperoncinojazzfestival15@gmail.com
Web: www.peperoncinojazzfestival.com
Facebook: Peperoncino Jazz Festival – 10°
Peperoncino Jazz Festival
PREVENDITA BIGLIETTI:
In Prima Fila
Tel: 0984/795699
E-mail: info@inprimafila.net
Web: www.inprimafila.net |