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Spettacoli - Calenzano (FI) (21/25 Settembre 2016)

 
 

Mercoledì 21 settembre appuntamento doppio
al festival teatrale Avamposti di Calenzano (Firenze)


Mercoledì 21 settembre 2016 – ore 21,30
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (Firenze) – biglietti 13/10/5 euro
SciaraProgetti/Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda
MALANOVA
di Ture Magro e Flavia Gallo
tratto da Malanova di Cristina Zagaria e Anna Maria Scarfò (ed. Sperling&Kupfer)
con TURE MAGRO
scene e luci Lucio Diana


Da mercoledì 21 a domenica 25 settembre 2016 – ore 21
Ex-scuola Mascagni - via Mascagni, 14 - Calenzano (Firenze) - biglietto 10 euro compreso buffet a tema
Il Teatro delle Donne
LA DONNA FATTA A PEZZI
dal racconto di Assia Djebar nella raccolta Nel cuore della notte algerina, Firenze 1998
con ANTONIO FAZZINI
regia Filippo Renda
aiuto regia Martina Vianovi
con la collaborazione e il patrocinio della casa
editrice Giunti e dell’Istituto Francese di Firenze
Anteprima nazionale

 

   

Appuntamento doppio mercoledì 21 settembre ad Avamposti CalenzanoTeatroFestival.

Al Teatro Manzoni di Calenzano (ore 21,30 – biglietti 13/10/5 euro) Sciara Progetti presenta “Malanova”, testo originale di Ture Magro e Flavia Gallo sul tema della violenza alle donne.

Sempre mercoledì, nella vicina ex-scuola Mascagni (ore 21 – biglietto 10 euro - posti limitati, prenotazione obbligatoria) Antonio Fazzini propone un’intima riproposizione del racconto di Assia Djebar “La donna fatta a pezzi”, con la regia di Filippo Renda: lo spettacolo, prodotto dal Teatro delle Donne e presentato in prima nazionale, andrà in scena ogni sera fino a domenica 25 settembre, al termine delle recite è previsto un buffet arabo con musiche in tema (compreso nel prezzo del biglietto).

MALANOVA – Giornali, talk show televisivi, siti, radio, tutti ne parlano. Le hanno dato un nome di fantasia: Rosa, Maddalena. Hanno raccontato la violenza subita, l’omertà degli stessi genitori, forse di un paese intero. Hanno parlato del branco mostruoso, ci hanno mostrato le loro facce e descritto la vita che si conduce a Melito Porto Salvo (Reggio Calabria).
La storia di Rosa e di Maddalena è anche la storia dell’evento teatrale “Malanova”: la storia vera di Anna Maria, una vicenda dolorosa che abbiamo cercato, come nell’essenza stessa del teatro e nella sua forma originale, di far convergere in un vissuto collettivo da condividere.
Perché la storia della violenza di gruppo, perpetrata per anni, che abbiamo letto sui giornali in questi giorni, quella storia la conosciamo già: è il 1999 e la tredicenne Anna Maria subisce, e subirà per anni, una violenza di gruppo. In tanti sanno ma nessuno fa niente. Anna Maria è additata dal paese, lei è la “malanova”, colei che porta sventure.
Oggi quella stessa storia si è ripetuta. La stessa.
E non è una “faccenda di donne” ma di tutti. Nel monologo teatrale il punto di vista è quello maschile: di Salvatore che, pur essendo innamorato di Anna Maria, non trovò il coraggio e la forza di dichiararle il suo amore permettendo, forse, di cambiare la sua storia.
In scena Ture Magro, dà voce e corpo ai vari protagonisti: perché di una vicenda di un’intera comunità si tratta, una vicenda che potrebbe presentarsi ad ogni latitudine in Italia.
“Malanova” è stato e continuerà ad essere proposto alle classi studentesche, un viaggio che ha già percorso migliaia di chilometri, di teatro in teatro, di scuola in scuola.
Il percorso farà quindi una tappa significativa il prossimo giugno, questa volta allargando la condivisione e la riflessione con il progetto “Erasmus plus S.H.O.W (Support and Help for Oppressed Women) Respect!, condotto dalla compagnia Sciara Progetti Teatro, che vedrà 30 giovani professionisti, di paesi europei ed extra europei, confrontarsi sul tema della violenza contro le donne.
Con il nostro lavoro vorremmo abbracciare tutte le Rose, le Maddalene, le Anna Maria.

"Malanova", interpretato dall'attore e regista Ture Magro è tratto dall'omonimo libro, edito da Sperling & Kupfer Editori Spa, scritto da Cristina Zagaria, giornalista del quotidiano “La Repubblica” e Anna Maria Scarfò, testimone di giustizia, protagonista della storia.
La drammaturgia che ne è nata è opera dello stesso Ture Magro e di Flavia Gallo.
E’ una coproduzione tra Sciara Progetti Teatro e Teatro Verdi di Fiorenzuola D'Arda (Piacenza), Scene e luci di Lucio Diana.
La compagnia Sciara Progetti Teatro, fondata nel 2008 da Ture Magro e da Emilia Mangano, da diversi anni si occupa di produzioni teatrali e progetti formativi, ponendo un’attenzione particolare al teatro d’impegno civile.

LA DONNA FATTA A PEZZI - Il racconto “La donna fatta a pezzi fa” parte della raccolta “Nel cuore della notte Algerina” di Assia Djebar, pubblicata in Italia nel 1998. La narrazione prende spunto dalla omonima novella delle “Mille e una notte” in cui Shahrazad, la mitica sultana, racconta la storia di una giovane donna senza nome che sarà uccisa dal marito ebbro di una gelosia innescata da un equivoco. Ma, nel più perfetto stile del fondamentale testo della letteratura araba, l’oggetto della narrazione diviene a sua volta voce narrante, in un susseguirsi di scatole cinesi, un dipanarsi articolato e avvincente di racconto nel racconto.
La storia inizia nella Baghdad del califfo Harun al-Rashid, città di spezie, di profumi, di raffinati e torbidi piaceri. Nella prima parte del racconto è il desiderio che sembra dominare: il desiderio della giovane sposa di mele dolci, succose, croccanti; il desiderio del marito che, con il dono dei prelibati frutti, otterrà l’amore della bella moglie; il desiderio di rivalsa del califfo nei confronti del suo favorito, Jafar il bello.
E via, in un susseguirsi travolgente di storie, fino all’Algeria del 1994. Un’Algeria devastata dalla guerra civile, cantata da Assia Djebar nell’infinito lamento di Bianco d’Algeria (pubblicato in Italia nel 1998).
Qui la giovane insegnante Atika verrà uccisa. Giustiziata, secondo i suoi assassini. La colpa? Avere insegnato in francese, lingua del colonialismo, “storie oscene”, ovvero le “Mille e una notte”. La vicenda di Atika trae spunto da una storia realmente accaduta ad Algeri, durante la guerra civile. Assia Djebar, attraverso la sua narrazione superba, travolgente, poetica, ci porta per mano dalla Baghdad del mito, pervasa di erotismo e di profumi, a un Algeria dei giorni nostri dove, non solo l’ignoranza non riconosce il valore del testo per eccellenza emblematico del mondo islamico, le Mille e una notte, ma addirittura tradisce “un hadith, una raccomandazione del Profeta, che recita: «Cerca il sapere, foss’anche in Cina!».”
Poco più di venti anni sono passati dalla scrittura del racconto La donna fatta a pezzi. Ma l’attualità profetica del pensiero di Assia Djebar, la sua ricchezza, ci fornisce ancora oggi spunti per riflettere, per cercare di capire, per non arrenderci all’ignoranza che è madre di ogni intolleranza, di ogni violenza e matrigna della tolleranza e della civiltà.
In collaborazione con la casa editrice Giunti, con il patrocinio dell’Istituto Francese di Firenze.

INCONTRO ALLA BIBLIOTECA CIVICA – A “La donna fatta a pezzi fa” è dedicato l’incontro in programma mercoledì 21 settembre alle 18,30 presso la Biblioteca Civica di Calenzano (via della Conoscenza 11 – ingresso libero). Con Antonio Fazzini (attore), Filippo Renda (regista), Franco Cardini (storico, saggista e blogger), Isabelle Mallez (direttrice Istituto Francese) e Roberta Mazzanti (casa editrice Giunti).

AVAMPOSTI FESTIVAL, PROSSIMI APPUNTAMENTI – Realizzato con il sostegno del Comune di Calenzano, della Regione Toscana, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e di Unicoop Firenze, Avamposti CalenzanoTeatroFestival continua fino a sabato 8 ottobre al Teatro Manzoni e in altri spazi di Calenzano (Firenze). Il filo conduttore di questa edizione 2016 è il teatro d’impegno civile.

Venerdì 23 settembre Gloria Gulino porta sul palco del Teatro Manzoni il monologo “Promemoria” mentre sabato 24 e domenica 25 Elena Arvigo presenta “I monologhi dell’atomica”, con testi da “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich e “Nagasaki” di Kyoko Hayashi.

Giovedì 29 settembre è in programma “La Tancia” di Michelangelo Buonarroti il Giovane, prodotto in collaborazione con Accademia della Crusca per la regia di Gherardo Vitali Rosati.

Avamposti si conclude a ottobre con due appuntamenti: sabato 1 il reportage teatrale di e con Livia Grossi “Nonostante voi. storie di donne coraggio”.

Nel decimo anniversario dell’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, venerdì 7 ottobre, Avamposti propone il monologo “Donna non rieducabile" scritto da Stefano Massini. Il testo torna nello spettacolo diretto e interpretato da Elena Arvigo, in collaborazione con Teodoro Bonci Del Bene.

Avamposti è anche il festival che porta il teatro fuori dal teatro: da mercoledì 21 a domenica 25 settembre, alla ex-scuola Mascagni di Calenzano, Antonio Fazzini in un’intima riproposizione del racconto “La donna fatta a pezzi” di Assia Djebar. Luciana Maniaci e Francesco D’Amore sono i protagonisti dello spettacolo itinerante “Angeli e no”, giovedì 22 settembre alla Biblioteca Civica. E non manca la cena/spettacolo “L’ingrediente perduto”, venerdì 30 al ristorante La Giara con ospite la chef Stefania Barzini.

In programma inoltre incontri, film, presentazioni dei corsi del Teatro delle Donne, mentre ogni sera la terrazza del Teatro Manzoni si trasforma in libreria dei lettori con buffet e aperitivi. Programma completo www.teatrodelledonne.com.


Scarica la cartella stampa di tutta la rassegna
https://bit.ly/2cwvzgb

Biglietti e prevendite
Teatro Manzoni: intero 13 euro; ridotto 10 euro (over 60, under 25, Coop, Arci, ATC)
ridotti 5 euro (iscritti ai corsi di formazione)
Ex-scuola Mascagni: 10 euro compreso buffet, posti limitati, prenotazione obbligatoria
Prevendite: circuito www.boxofficetoscana.it e online www.boxol.it
Biglietteria del teatro dalle ore 18

Info e prenotazioni
Teatro Manzoni - via Mascagni 18 - Calenzano (FI)
teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com
Tel 055 8877213 / teatro.donne@libero.it


IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia
Sede operativa: TEATRO MANZONI
via Mascagni, 18 – 50041 Calenzano (FI)
055.8877213 - 055.8876581
teatro.donne@libero.it - www.teatrodelledonne.com

 

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