Fra le mostre
spiccano due momenti molto belli e
interessanti per gli appassionati dello
sport.
Nella galleria comunale si potrà ammirare la
mostra “Bologna Fc: chi è stato grande, lo
sarà per sempre!”, esposizione di cimeli,
maglie storiche, palloni, gagliardetti,
giornali, fotografie e filmati che
raccontano la storia del Bologna Football
Club, dalla fondazione (1909) a oggi,
appartenenti al collezionista rossoblu
Luciano Brigoli. Il percorso espositivo è
diviso per sezioni, ognuna delle quali è
dedicata ai personaggi e agli avvenimenti
più significativi di un determinato periodo.
L’inaugurazione è fissata per le 19.30.
Nella sala mostra della memoria storica di
Brisighella, gli amanti della Formula 1
sapranno riscoprire un giovane pilota
italiano scomparso 30 anni fa: Elio De
Angelis, il campione gentiluomo. Elio de
Angelis era una ragazzo gentile ed educato.
E un pilota terribilmente veloce. Elio aveva
appena compiuto 28 anni. Era nel pieno della
sua maturità. Come uomo e come pilota.
Romano, figlio di una famiglia decisamente
benestante (il padre Giulio, costruttore e
campione di motonautica, fu uno dei primi
rapiti in Italia), aveva cominciato coi
kart, proseguito con le formule minori
(campione italiano di F3) poi era arrivato
in F1 con la Shadow, era passato alla Lotus
che ai tempi era quella vera di Colin
Chapman, per poi approdare alla Brabham, di
un certo Bernie Ecclestone, dove faceva
squadra con Riccardo Patrese. Con la Lotus
vinse due gare (108 Gp) in Austria nel 1982
e a Imola nel 1985. Era veloce. Troppo
ingombrante per il giovane rampante che in
quegli anni stava emergendo con la Lotus:
Ayrton Senna. Così Elio preferì cambiare e
accettare l’offerta di Ecclestone. Era della
generazione di Andrea De Cesaris e
Alessandro Nannini, un po’ più giovane di
Patrese e Alboreto. Erano comunque anni di
grandi piloti italiani.
Per informazioni:
Pro Loco Brisighella tel. 0546 81166
iat.brisighella@racine.ra.it
www.brisighella.org |