Al calare del
buio, la luce delle torce illuminerà
suggestivamente le armature e le terrecotte,
ricreando un’atmosfera unica e coinvolgente.
Il rullare dei tamburi si farà impetuoso, i
duelli diventeranno scontri infuocati, le
animazioni diventeranno spettacolo.
Giovedì 2 e venerdì 3 giugno l'evento
ospiterà anche il primo Torneo d'arme
Castrum Gypsi, premio di singolar tenzone
che vedrà valorosi armati delle compagnie
d'armi ospiti cimentarsi in duelli
rievocativi e non solo, al ritmo incalzante
dei Tamburi Medioevali di Brisighella.
Sabato 4 all'imbrunire ci sarà la
rievocazione di un assalto alla Rocca, che
si concluderà domenica 5 nel tardo
pomeriggio.
Armigeri e spettatori si ritroveranno a
pranzo e a cena a banchettare assieme
all'Osteria Medioevale appositamente
costruita ai piedi della Rocca, con pietanze
e sapori cucinati secondo gli antichi
ricettari.
Programma dettagliato su
www.festemedioevali.org
Orari: Giovedì 11 – 23, Venerdì 10 – 23,
Sabato 10 – 24, Domenica 10 – 23
Ingresso: Adulti 5 euro; Ragazzi (6-14 anni)
3 euro
Evento organizzato da: Associazione Artificio,
coordinamento rievocazione storica I
Difensori della Rocca, osteria medioevale e
allestimenti a cura di Associazione Feste
Medievali.
Per informazioni:
Pro Loco Brisighella tel. 0546 81166
iat.brisighella@racine.ra.it
www.brisighella.org

LA ROCCA DI BRISIGHELLA
La magnifica Rocca sorge su uno dei tre
pinnacoli rocciosi che dominano il borgo. Vi
si accede percorrendo un breve stradello
che, costeggiando le alte mura, conduce al
portone d’ingresso rivolto verso un
giardinetto a picco sul paese, dal quale si
può ben vedere l'antistante Torre
dell'orologio, altro simbolo di Brisighella
edificata su uno dei tre colli selenitici
che sovrastano il borgo. Il complesso di
questa fortezza si compone del cosiddetto
"Torrione Veneziano" (sec. XVI) e
dell'antico "Torricino", che risale al 1300,
costruito per volere della famiglia Manfredi
di Faenza. Oggi la struttura riportato a
nuovo splendore per continui e qualificati
restauri, costituisce un pregevole esempio
dell'arte militare del Medioevo.
Superato l'angusto ingresso ci si trova in
una saletta di passaggio dalla quale si può
accedere al vasto cortile interno, oppure
entrando in una ulteriore porticina sulla
destra, si può visitare il "torricino". Al
piano terreno gli accessi alle prigioni e al
pozzo a rasoio (non visitabili), si segue
quindi una stretta scala a chiocciola sulla
quale si affacciano piccolissime stanze
prive di finestre utilizzate come dormitorio
per i militari a presidio della fortezza. Al
culmine della scala, un'ampia e circolare
stanza utilizzata come posto di guardia. Da
questa si può accedere al camminamento di
ronda, recentemente attrezzato e messo in
sicurezza, con la possibilità quindi di
percorrere l'intero perimetro delle mura,
oppure tramite un ponte interno si può
raggiungere la Torre dei Veneziani, così
chiamata perché edificata nel secolo XVI
durante la dominazione della Repubblica di
Venezia. Anche questa torre è caratterizzata
da una lunga scala a chiocciola, più angusta
della precedente, sulla quale si affacciano
piccole stanze buie. La torre è suddivisa in
sei vani sovrastanti, di cui i primi due
adibiti a raccolta delle acque e sala delle
torture, i successivi tre a uso abitativo
del castellano, l'ultimo a punto di
osservazione dal quale si può ben
controllare l'intero territorio circostante
al castello e, tramite feritoie sul
pavimento, anche le zone attigue alle mura.
Ridiscesi nell'ampio cortile interno, un
tempo utilizzato durante le invasioni per
raccogliere l'intera popolazione, la visita
ha termine con l'accesso ai cunicoli
sotterranei un tempo destinati allo
stoccaggio di derrate alimentari e delle
armi. |