La notevole
qualità dei dipinti e dei pastelli di
Morlotti in mostra consente di ripercorrere
tutti i momenti salienti dell'attività
dell'artista, a partire dagli esordi sulla
scena milanese dei primi anni Quaranta,
documentati in particolare da una rara
Natura morta ascrivibile al 1942: un tempo
in cui, da precoce protagonista del vivace
ambiente artistico cittadino, Morlotti
indivi¬dua appunto in Morandi un riferimento
e un modello.
La mostra prende avvio da due importanti
esemplari di quella stagione morlottiana, la
citata Natura morta del’42 e Dossi del 1946.
Attraverso le opere esposte si seguirà
l'evoluzione di Morlotti, che rielabora e
assorbe gradualmente la pittura di Morandi
entro uno stile proprio e autonomo. Infatti,
superato l'intenso confronto con Picasso
che, dopo le giovanili prove morandiane,
caratterizza la produzione del pittore degli
anni Quaranta, in perfetta contiguità di
tempi con il generale orientamento
neo-cubista dell'arte italiana intorno alla
fine della seconda guerra, l'artista approda
intorno alla metà degli anni Cinquanta alle
prime sue prove autenticamente originali,
ove matura uno stile affatto peculiare,
caratterizzato da una intera immersione nel
magma di una natura composita (calato, dirà
di sé, “come un insetto in mezzo alle cose”)
attraverso una grande intensità materica e
ricchezza cromatica. Con esse Morlotti
rielabora le potenti composizioni del
maestro che, superato Morandi, più interessa
il pittore, ovvero Paul Cézanne. Le tre
straordinarie prove delle serie cruciali di
quegli anni presenti in mostra – Nudi,
Granoturco e Adda a Imbersago – documentano
questo snodo fondamentale; così come la
sequenza di dipinti di Rocce, che copre
l'intero arco di lavoro dell'artista su quel
motivo, dalla metà degli anni Settanta ai
tardi anni Ottanta, mostra la centralità
dell’idea di serialità mutuata da Monet, che
– come già in Morandi e soprattutto in
Cézanne – non è mera variazione sul tema ma
indagine insistita alla ricerca di un grado
sempre più profondo di penetrazione della
natura e del tempo del suo svelarsi.
L’inaugurazione della mostra sarà aperta da
un recital per pianoforte di Gile Bae,
giovane ta¬lento olandese proveniente
dall’Accademia Pianistica Internazionale
“Incontri col Maestro” di Imola.
Informazioni generali:
Museo Morandi, Via Don Minzoni 14 – Bologna
Tel. 0516496611 –
info@mambo-bologna.org
www.mambo-bologna.org/museomorandi/
|