Grazie al
patrocinio del Comune di Barga e al sostegno
della Fondazione Cassa di Risparmio di
Lucca, saranno esposte oltre 80 opere
provenienti da archivi privati, la maggior
parte delle quali inedite e quindi
sconosciute a pubblico e critica.
Opere, quelle di Vittorini, che segnano la
sua lunga attività di artista raccontando
luoghi e personaggi, ma anche le tragiche
esperienze vissute in prima persona
nell’arco del XX secolo, incrociando con la
sua esistenza entrambe le guerre mondiali,
la prima delle quali combattuta a fianco del
collega e amico Lorenzo Viani.
Umberto Vittorini. Nato a Barga nel 1890 e
dotato di una straordinaria sensibilità
espressiva, l’artista fu influenzato
inizialmente dalla pittura dei macchiaioli,
volgendosi in seguito verso
un’interpretazione del paesaggio di impronta
neo-cezanniana. La poetica di Giovanni
Pascoli esercitò una profonda ascendente
sulla sua ispirazione (lo si vede in
particolare nei paesaggi di Barga) e, come
scrive Gioela Massagli nel testo che
accompagna l’esposizione favorì lo sviluppo,
di “una raffinata civiltà artistica, in cui
i nomi di Alberto Magri, Adolfo Balduini,
Bruno Cordati, Giovan Battista Santini
costituiscono un ideale Pantheon”. Si
stabilì giovanissimo a Pisa dove fu allievo
di Eduardo Gordigiani.
Vittorini si trasferì in seguito
definitivamente a Milano dove ottenne la
cattedra di pittura all’Accademia delle
Belle Arti. Durante la sua carriera
partecipò a numerosissime esposizioni
nazionali e internazionali ottenendo
numerosi premi e riconoscimenti.
La mostra, a ingresso libero, apre sabato 16
luglio e resta aperta fino a sabato 27
agosto: orari: martedì 10-12, venerdì 16-19,
sabato e domenica 10-12 e 16-19.
Per informazioni: Fondazione Ricci Onlus,
Via Roma, 20 – Barga (Lucca); 0583/724357;
fondricci@iol.it;
www.fondazionericcionlus.it |