Il progetto
espositivo raccoglie le opere, più recenti e
orientate alla geometria, dei due artisti
giapponesi, capaci di instaurare “un inedito
dialogo non soltanto tra loro ma anche con
lo straordinario luogo che le accoglie,
offrendo così ampi orizzonti di pensieri e
nuove affascinanti prospettive culturali”,
spiega Cristina Costanzo. Una mostra che
nasce “con l’intento di far incontrare il
mito, la storia di Agrigento, terra per
antonomasia dei greci, con il contemporaneo,
inteso come forma di espressione artistica”,
spiega Stefano Fossati, direttore
dell’Istituto Italiano di Cultura di Osaka.
Yumiko Kimura (Tokyo, 1961) ha studiato arte
e design tra Giappone, Italia e Francia,
maturando un linguaggio cosmopolita.
Definita da Sakae Hasegawa poétesse du verre,
impiega il vetro industriale float
esplorandone le caratteristiche ottiche:
disegno, taglio, lucidatura e collage non
sono altro che elementi ricorrenti che danno
vita a spirali, curve sinuose, angoli,
movimento. Nel 2005 a Parigi, dove vive dal
1999, Yumiko entra in contatto con le idee
del Madi - movimento fondato nel 1946 a
Buenos Aires da Carmelo Arden Quin - e ne
condivide i principi di “non espressione,
non rappresentazione, non simbolizzazione”.
Il Madi stimolerà l’artista giapponese a
superare i condizionamenti della tradizione,
l’uso di materiali non convenzionali e la
forte valenza ludica. Il passo ulteriore la
porterà verso forme geometriche che lasciano
le pagine per divenire pure opere d’arte.
Le opere di Jun Sato (Tokyo, 1947), che si è
formato tra Tokyo, Bordeaux e Parigi, sono
invece immagini puramente geometriche, la
cui unicità è insita nel loro originale
processo creativo. Jun Sato elabora un
modello di carta secondo le antiche tecniche
orientali dell’origami (折り紙) e del kirigami
(切り紙) e successivamente realizza fotografie
digitali, su cui interviene con la
rielaborazione dei rapporti di luce e
colore. Grazie all’esperienza maturata tra
l’Oriente e l’Occidente, il suo immaginario
vive di una cultura figurativa articolata
che conosce a fondo l’arte europea del XX
secolo e la tradizione giapponese, evocata
nel ricorso alle tecniche di lavorazione
della carta e nell’alternarsi del vuoto e
del pieno secondo i principi Zen. Anche Sato
abbandonerà felicemente la figurazione per
approdare alla più recente serie di
fotografie geometriche, esaltate da ritmo e
luce.
UFFICIO STAMPA FAM Gallery
Carmela Grasso | melagrasso@gmail.com |
349.26.84.564
Simonetta Trovato | simonettatrovato@libero.it
| 333.52.89.457
Universi geometrici
Yumiko Kimura e Jun Sato
A cura di Cristina Costanzo
23 | 28 settembre 2016
Ex scuola rurale, Via passeggiata
archeologica
Valle dei Templi - Agrigento
Orari: tutti i giorni 9-13 / 16 -19.
INGRESSO GRATUITO
VERNISSAGE: Venerdì 23 settembre 2016, ore
17.30
Ideazione e cura della mostra
Cristina Costanzo
Coordinamento organizzativo
Maria Rosso
Allestimento
Davide Borzoe
Universi geometrici
Yumiko Kimura e Jun Sato
A cura di Cristina Costanzo
1 | 30 ottobre
Orari: dal martedì alla domenica 17,30
-20,30. INGRESSO GRATUITO
VERNISSAGE: Sabato 1 ottobre 2016 , ore 19
FAM GALLERY
Via Atenea 91 - Agrigento
Realizzazione della mostra
Paolo Minacori
Mostra e catalogo
a cura di Cristina Costanzo
Coordinamento organizzativo
Erika Chianetta
Ufficio stampa
Carmela Grasso
Simonetta Trovato
ENTE PROMOTORE
Parco Archeologico e Paesaggistico della
Valle dei Templi di Agrigento
in collaborazione con FAM Gallery
Mostra inserita nel calendario delle
celebrazioni ufficiali del 150° anniversario
delle relazioni tra Giappone e Italia.
PATROCINI
Comune di Agrigento
Consorzio Universitario Provincia di
Agrigento
Dipartimento Culture e Società, Università
degli Studi, Palermo
Museum of Geometric and MADI Art di Dallas
RINGRAZIAMENTI
Lillo Firetto, Sindaco della Città di
Agrigento
Ambasciata del Giappone in Italia
Stefano Fossati, Istituto Italiano di
Cultura di Osaka
Giuseppe Parello, Direttore del Parco
Archeologico e Paesaggistico della Valle dei
Templi
Maria Concetta Di Natale, Università degli
Studi di Palermo
Dorothy Masterson, Museum of Geometric and
MADI Art di Dallas |