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CONCERTO NATALE - Varese

ALESSANDRO SCARLATTI IN SANT’ANTONIO ALLA MOTTA

Due Cantate di Natale a cura di Ars et Labor

 

 

Il Gruppo Strumentale ARS ET LABOR sarà ospitato per un concerto da Monsignor Prevosto nella chiesa di Sant’Antonio alla Motta di Varese. In programma due Cantate di Natale di Alessandro Scarlatti.  Questo concerto fa parte del Progetto Alessandro Scarlatti: un progetto di studio e di ricerca a lungo termine intorno all’opera del più grande compositore italiano, avviato dall’Associazione ARS ET LABOR in occasione del 350° anniversario della sua nascita.

ARS ET LABOR, che da oltre 10 anni si occupa della formazione professionale di musicisti provenienti da tutto il mondo, propone già dal 2009 concerti con musiche di Alessandro Scarlatti in tutta Italia; a                 Vicenza l’oratorio Il Primo Omicidio, a Perugia e Assisi la Passio D.N. Jesu Christi secundum Joannem, a Firenze le due Cantate di Natale che sentiremo anche a Varese il 10 dicembre.

 

È una grande fortuna per gli italiani poter sentire oggi della musica della stessa genialità di un Bach o di un Händel scritta nella loro lingua madre.

Il progetto coinvolge giovani e giovanissimi cantanti e strumentisti italiani e stranieri col preciso intento di recuperare, con l’ausilio della fenomenologia, l’estetica proposta dall’Accademia dell’Arcadia, della quale Scarlatti fece parte, tra i pochissimi musicisti accolti in tale cerchia di intellettuali aristocratici.

Le due Cantate pastorali che sentiremo a Varese illustrano il mondo dell’Arcadia e sono un valido esempio di quella purezza di stile che Scarlatti ha sempre mantenuto rifuggendo inutili e pomposi barocchismi.

La voce umana è coinvolta in un continuo dialogo con gli altri strumenti e non viene usata dal compositore come unica solista sovrana, bensì come parte di un complesso intreccio polifonico atto a dipingere con estrema aderenza gli stati d’animo e il percorso intrapreso. Allo stesso tempo il metro della Siciliana, usato spesso e volentieri da Scarlatti, e l’essenzialità melodica rendono questa musica familiare, come degli antichissimi canti popolari (per esempio Astro del Ciel).

 

La cantata Non so, qual più m’ingombra, di carattere riflessivo, è un viaggio di consapevolizzazione dell’affetto e del pensiero, una graduale rivelazione attraverso gli affetti dipinti dalla meravigliosa strumentazione di Scarlatti; dopo un’introduzione strumentale, ad un primo recitativo in cui il narratore esprime il suo stato d’animo misto a gioia e stupore e descrive la trasformazione della natura che da aspra e fredda diventa rigogliosa e vivace segue un’aria che dipinge la felicità dell’animo e la pace che “alletta e tanto piace” che preannuncia la rivelazione della nascita di Gesù che prenderà corpo col secondo recitativo e la seconda e ultima aria pastorale.

La cantata Oh, di Betlemme altera povertà venturosa inizia con un’introduzione strumentale per continuare con un primo recitativo rivolto a Betlemme fortunata per essere stata scelta per accogliere la nascita di Dio; segue la prima aria sulla nascita di Gesù. Il secondo recitativo e la seconda aria sono incentrati sul bambino Gesù  innocente nato per salvare la “humanità cadente” e per sciogliere le nostre catene. L’ultima aria, introdotta da un recitativo rivolto ai pastori, ci mette a parte di una bellissima rivelazione: proprio ai pastori è dato vedere per primi Gesù in quanto nasce per farsi “di Dio l’Agnello”.

Un particolare ringraziamento per la riuscita dell’iniziativa va a Monsignor Donnini che ha offerto gli spazi per il concerto, all’Assessore al Commercio Salvatore Giordano che ha sostenuto l’iniziativa con interesse, generosità e spirito, all’Assessorato alla Cultura , all’Iper di Varese e all’Agenzia Musajo Somma & Minonzio - Toro Assicurazioni di Varese.

Musicisti: Antonia Sfrangeu – soprano, Sara Ganfriddo, Christa Bützberger – violini, Luca Corda – viola, Héloïse Piolat – violoncello, Marina Rossi – cembalo.

Per maggiori informazioni sul Progetto Alessandro Scarlatti visitate il sito www.arsetlabor.eu

Il concerto avrà luogo nella Chiesa di Sant’Antonio alla Motta di Varese il 10 dicembre 2010 alle ore 21. L’ingresso è libero.

 

 

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