Barbara
Bertoncelli (1972). Fotografa e Medico Psichiatra, filtra lo spazio del mondo
attraverso l’obiettivo. Incuriosita dall’essere umano nelle sue molteplici
sfaccettature lo osserva da molteplici punti di vista.

Nel fotografare
persone e cose, esaltando l’essenza intima e l'emozione che essi trasmettono,
cerca di catturare l’istante per arrivare allo stato d'animo evidenziandolo
nella felicità e drammaticità delle situazioni che la vita gli riserva. La
capacità di riprendere perfettamente l'emozione è segno di forte talento ed
empatia, oltre che a una sua straordinaria sensibilità percettiva e
comunicativa.
Vive e lavora a San Cesario (MO).
|
Antonio Cersosimo (1945) Scultore.
Compiuti gli studi professionali, lascia
la Calabria, terra ricca di antiche testimonianze
storiche e il suo mare che lo avevano ispirato sin dalla
giovane età per sperimentare nuove ricerche artistiche
frequentando le fonderie di Bari, Napoli e Roma. Nella
capitale ha la fortuna di conoscere Pericle Fazzini dal
quale riceve stima e ammirazione per le sue sculture
sinuose e originali. Lavora in seguito presso i
laboratori di marmo di Carrara, Pietrasanta e Massa
presso Soldani Dei Manfredi. Durante questa esperienza
matura nel Cersosimo la ricerca di una propria identità,
di un proprio stile personale. Nasce l'arte ragionata:
la jonicità dello stile. Sono di questo periodo le opere
inneggianti alla vita, rinvenuti dalla memoria del
passato. La sua jonicità è fisionomica, fatta di
paesaggi e figure estrapolate dalla retroterra del
Cersosimo, di morbidezza delle linee delle forme, e
sopratutto di un nuovo umanesimo che è la sua forte e
autentica proposta. La sua ricerca della continuità
della linea acquista una dimensione infinita, protesa al
riscatto della bellezza e dell'amore per la vita. Nel
corso degli anni numerosi sono stati i premi
riconosciutigli. Ha rappresentato la scultura italiana a
Dallas "Ajat" 1993, New York, Stoccolma e Budapest.
Hanno parlato di lui le più importanti riviste d’Arte.
Ha realizzato su commissione opere per Enti pubblici e
privati. Vive e lavora a Roma. |
Massimo Cavallo
(Torino 1969) E’
la ricerca sull’uomo, nelle espressioni del volto e del corpo che vedono
determinare la sua crescita artistica. Ha iniziato, e rimane la sua principale
passione, con il figurativo, con lo studio del corpo umano e con la sua
rappresentazione nello spazio e nelle forme. Matita, carboncino, pastelli ad
olio e olio sono i materiali che usa, senza particolari preferenze dell’uno
rispetto all’altro. Dipinge da oltre 15 anni. Vive e lavora a Sangano (TO).
Nicola
Giampietro (Livorno 1945)
Laurea in Ingegneria, si interessa all’arte dal 1975. Da quell’anno e fino ad
oggi la sua produzione artistica si compone oltre che di opere realizzate ad
olio anche di numerosi disegni a carboncino.
Linee allungate, curve, ondivaghe, linee spezzate o sovrapposte
che prendono la forma di un volto. Dalle prime sagome ben delineate, potenti nel
disegno con una concezione divisionista del colore e una rappresentazione
cubista della forma che ricordano le opere di Gino Severini, Giampietro negli
ultimi tempi tende alla
sintesi,
l'abbreviazione e la stilizzazione, fino alla deformazione espressiva che lascia
emergere l’aspetto enigmatico. Ha esposto più di quaranta opere nella sua ultima
personale ‘Femmes’ nella Galleria RossoCinabro, ottobre 2010. Vive e lavora a
Roma.
Stefania Gravili . Fotografa di origine pugliese.
Ha studiato presso l’Istituto Statale D’Arte di Lecce a cui si e’ aggiunta la
fotografia che ho studiato a Milano all’Istituto Europeo di Design, in seguito
diventata fotografa professionista mi sono specializzata in still life e
fotoritocco. Insegna Tecnica Fotografica a Milano in un Istituto Tecnico
Statale Multimediale per il cinema e la televisione.
Nel 1998 ho
pubblicato Edito dalla Casa Editrice Hoepli il primo libro di testo di
fotografia, per gli studenti della Scuola Pubblica Italiana, intitolato “Tecnica
Fotografica”e definito sulle pagine di Fotografia Reflex, come “un testo che ha
colmato una lacuna editoriale storica nel nostro paese”. Nel 1999 inizio a
collaborare con la rivista Progresso Fotografico (attuale PCPhoto) curando
fino al 2002 la rubrica intitolata Fotodidattica.
Vive e lavora a Milano.
Cristina Madini
(Roma 1961) Dopo la laurea in Architettura si è occupata principalmente di
pittura. Madini pittrice si nota in occasione di una mostra che inaugurava alla
Biblioteca Ostiense nel giugno del 2003. In questa personale si leggeva con
chiarezza quella frantumazione della memoria o dissoluzione dei ricordi, che
diventerà poi una peculiarità costante; pittrice figurativa, ma dove la
figurazione viene sottoposta a scomposizioni analitiche. Madini era già, nella
memoria, una viaggiatrice, soprattutto verso i paesi d’oriente. Legge molti
libri e in questo senso il suo immaginario è stimolato da diverse e complesse
fantasticazioni che pulsano nelle sue tele, quasi un furore barocco, mediato da
un’autonomia di natura surreale. Parallelamente alla sua carriera di pittrice si
svolge quella di curatrice con la mostra sul Dualismo nella la
Biblioteca Elsa Morante in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma
(2005). Nel 2006 Le stanze segrete collettiva esposta nelle Biblioteche
Comunali di Roma Elsa Morante e Corviale. Importanti esperienze in Associazioni
artistiche si sommano all’esperienza già maturata nell’Organizzazione di Eventi
e Fiere. Attualmente sotto la sua direzione artistica ha preso vita un nuovo
progetto espositivo con un ricco e variegato programma di mostre. Vive e lavora
a Roma.
Lunia Marchetti (Ferrara 1950)
Diplomata
all’Accademia di Belle Arti di Bologna, allieva di Mandelli e
Bottarelli.
Marchetti rende con una notevole forza espressiva il senso del
confine e dello scontro fra gli elementi vitali: terra, aria e acqua con il loro
dispiegarsi di colori violenti, nelle atmosfere al tramonto, nella infinita
distesa delle acque. La luce è forte, ha un dominio potente del colore, un
senso cromatico che spinge i contrasti fino all’estremo confine tollerabile
dall’occhio senza dissidio, senza disturbo della serenità, fino al punto in cui
la luce riesce a trasfigurare l’immagine intera. Si sentono gli dei dietro il
cielo e sotto la superficie increspata delle onde, si intuiscono presenze
appartate, si indovinano perfino i profumi portati da un vento presente,
sempre, e quasi visibile nelle striature del cielo, nelle velature del mare.
Marchetti ha scelto come punto di vista quello delle creature, dei pesci che si
nutrono della luce nei colori mutevoli dell’acqua. Un punto di vista umile ma
intenso e consapevole, quello di chi fa la parte integrante della natura e
perciò può capirne l’anima vasta e profonda.Vive
e lavora a Ferrara.
.
Donato Marrocco
(Frosinone 1986) Laurea in Decorazione presso l’Accademia Belle Arti di
Frosinone. Ha realizzato le
scenografie per lo spettacolo "Rapsody in blue" cinema teatro
Nestor Frosinone. Nel 2003 ha tenuto un laboratorio didattico di incisione
all'interno della mostra di Picasso nella villa comunale di Frosinone. Nel 2004
è stato Responsabile tecnico del montaggio delle opere relative alla mostra
"Joan Mirò alchimista del segno", Villa Olmo Como, nel 2005 alla mostra "Pablo
Picasso I luoghi e i riti del mito" Complesso monumentale di S.Sofia Salerno.
L'opera di Marrocco procede dall'astrazione "organica" a presenze
figurali, gestuali, materiche e talora polimateriche: i suoi lavori sono
evocazioni legate all'uomo e alla natura, proiettate in dimensioni molteplici
che dalla delicatezza passano alla veemenza, dalla leggerezza impressionista
all'astrazione gestuale, da codici criptici a elaborazioni calligrafiche. Quasi
a indicare, nella sua complessità, l'orizzonte psichico ed emotivo
dell'individuo, oppure il suo diario di viaggio, la collana dei suoi ricordi, la
fragranza delle sue sensazioni. Vive e lavora a Frosinone.
Daniela Rebecchi
(Roma 1951).
Inizialmente autodidatta. Dopo alcune personali e collettive negli anni settanta
(Personali al Teatro Tenda di P.zza Mancini, Selezione primo Trofeo Circo delle
Amazzoni 1977, collettive in piccole gallerie), ha sospeso queste
partecipazioni, pur continuando a dipingere e seguendo lezioni private di
pittura e disegno. Attualmente studia Discipline Pittoriche alla Scuola di Arti
Ornamentali del Comune di Roma con il Prof. P. Simoncelli. Vive e lavora a Roma
Giacomo Sonaglia
(Roma 1950)
Negli anni '70 compie gli studi artistici e coltiva la passione pittorica
contemporaneamente al lavoro di pubblicitario. La pittura nel periodo della
sua formazione artistica, come l'altra faccia della medaglia e come mezzo di
"riflessione...sull'essenza dell'arte... e della sua storia" (Calvesi). Al
concettualismo delle neoavanguardie, l'artista oppone un dichiarato e palpitante
piacere della pittura, superando in tal modo la tendenza ostentatrice del "nuovo
a tutti i costi", una formula che continua ancora oggi e che in taluni casi
ripete stancamente se stessa. Attraverso la magia creatrice offerta dal disegno
e dalla pittura invece, Sonaglia dà luogo ad un nomadismo culturale che gli
consente di ripercorrere gli esiti più significativi della storia dell'arte.
Artista maturo e colto, Giacomo Sonaglia pur scegliendo di non distaccarsi mai
dall' oggettività è stato in grado, attraverso la sperimentazione e la ricerca
in pittura, di rinnovarsi continuamente esprimendo in questo modo la propria
libertà e profonda sensibilità di creativo.Vive e lavora a Roma.
Gabriele
Tamburini (Roma 1972) Lavora
come web designer per il Ministero dei Beni e le Attività Culturali, si è
diplomato alla Scuola Internazionale di Comix di Roma, ha pubblicato
illustrazioni e vignette su alcuni quotidiani nazionali, ha partecipato a
numerosi eventi espositivi in Italia e all’estero, tra cui va segnalata la
Biennale Internazionale di Pechino del 2010. Artista figurativo che esplora la
dimensione della contemporaneità sperimentando soluzioni originali ed eterogene
attraverso l’utilizzo delle diverse tecniche artistiche: dall’olio all’acrilico,
dalla china ai papiers collès. Sono donne, volti, feticci del desiderio, ma
anche icone pop dei nostri giorni i soggetti dell’universo pittorico di questo
artista; figure, segni e gesti che emergono plasticamente dal supporto
bidimensionale della tela o del foglio su cui con matita e carboncino si esprime
appieno la sua originaria formazione di designer, grafico, fumettista, di
creativo nel senso pieno del termine. La sua arte emozionante e suggestiva
specialmente nei chiaroscuri monocromatici dei suoi disegni si fa più cruda e
più immediata nei dipinti, chiaramente significativi del tempo che stiamo
vivendo. Tra le componenti del linguaggio pittorico di Tamburini la fotografia,
lo studio del nudo, l’utilizzazione artistica del fumetto e dei newspaper, che
entrano materialmente nell’opera come elementi presi a prestito dalla società
dei consumi ormai entrata in crisi, svolgono il ruolo principale fondendosi
nelle sue tele anche di grandi dimensioni. ll suo modus operandi si concretizza
in opere che riflettono e rielaborano il clima artistico della street culture
dell’America degli anni settanta, ma anche di graphic artists, contemporary
artist and painter più recenti quali: Danijel Zezelj, Guy Denning, Jonathan
Howard, Joshua Petker, Erik Otto, Hush, Greg Gossel.
Alessandro
Trani. E’ nato
artisticamente nella galleria dell’amico pittore Gene Pompa. Ciò che colpisce
nelle sue opere è la ricerca incessante dell’infinito che si intravede laddove
il cielo e il mare paiono congiungersi in un afflato d’amore. La straordinaria
capacità dell’artista di utilizzare con disarmante naturalezza il colore dà alle
sue opere una varietà di livelli di lettura che permettono a qualsiasi fruitore,
in base alla sua preparazione e al suo gusto, di scorgere un mondo che si
allarga man mano fino a fargli sentire le vertigini di un universo nascosto
pulsante di vita. Vive e lavora a Roma.
Ninni Trifirò
(1941) Artista digitale.
Era il 1965, quando Ninni Trifirò, che aveva già dipinto pannelli
decorativi della Cuba, ad appena 24 anni, fu spinto dagli amici ad esporre le
sue opere a Villa Sperlinga. «Venticinque quadri, tutti venduti - racconta - e
con il ricavo mi comprai la prima Fiat 500». Fu la sua prima ed unica mostra: un
grande successo, nemmeno lui forse ci credeva. Conserva ancora il testo della
brillante recensione che mi fece la critica d'arte Maria Poma Basile a Radio
Rai, dedicandogli tutto lo spazio. Fu preso dal lavoro, nel tempo libero
dipingeva e regalava quadri che piacevano a tutti. Da più di dieci anni, ormai,
ha abbandonato definitivamente i pennelli, i colori e le tele e si è buttato con
tutta la sua passione nell'arte digitale.
Opera
sull’immagine creando lavori dal carattere onirico, con soggetti replicati quali
uccelli antropomorfi e sottili illusioni ottiche. I colori sono nitidi e
brillanti, che amplificano l’effetto favolistica non comune in un dialogo
ininterrotto tra il libero fluire dell’intuizione e l’intento di dare corpo a
un racconto coerente. Vive e lavora a Palermo.
RossoCinabro
Via Raffaele Cadorna, 28
00187 Roma
tel. 06 60658125
www.rossocinabro.com
rossocinabro@gmail.com
orario: 12:00 – 19:30
da lunedì a sabato
13-31 dicembre 2010
a cura di Cristina Madini
opening lunedì 13 dicembre ore
18:00
incontro con gli artisti
sabato 18 dicembre ore 18:00
ingresso libero
|