La mostra, curata da Marco Goldin, sarà allestita a Castel Sismondo dall'11
dicembre 2010 al 2 febbraio 2011, viv a vis con "L'estasi di San Francesco" e
con le opere egli altri Maestri del Seicento, proposta nella medesima sede,
quali iniziative parallele alla grande mostra "Parigi. Gli anni meravigliosi.
Impressionismo contro Salon".
"Nunziante. Dal Caravaggio" è una mostra curata da Marco Goldin e proposta dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e da Linea d'ombra con la determinante
collaborazione del Gruppo Euromobil dei Fratelli Lucchetta.
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Materia e spirito sono i due elementi simbolici
attraverso i quali si snoda questa mostra; da un lato
l'ala dell'angelo rappresenta la libertà e lo spirito,
dall'altro la stella cadente simboleggia la materia.
Questa dialettica si esprime, ad esempio, nelle tre
variazioni che Nunziante ha realizzato sul particolare
dell'ala dell'angelo: nella prima la presenza
dell'albero frondoso allude al valore simbolico della
vita; nella seconda l'ala è più dinamica, più
concettuale e più espressionista; la terza è composta
esclusivamente da un bianco e un nero integrali, dove
l'albero spoglio e la stella cadente che precipita in un
nero assoluto alludono alla morte.
Le tele sono composte senza alterare nulla dell'opera
originale; Nunziante utilizza la stessa tavolozza di
Caravaggio - composta dal bianco di piombo, ocra gialla,
ocra rossa, nero avorio, terra verde, blu
cobalto-lapislazzuli - quasi a sottolineare il senso di
una continuità pittorica che è una continuità di
mestiere e di padronanza tecnica, elementi questi di
grande importanza nel suo percorso artistico.
Formatosi all'Accademia di Belle Arti di Torino e in
seguito a Firenze, dove ha seguito un corso di
specializzazione in tecniche del restauro, Nunziante ha
sin dall'inizio acquisito una grande padronanza nell'uso
delle tecniche pittoriche, indispensabile per
realizzare, attraverso un continuo e appassionato studio
della storia dell'arte, il proprio linguaggio
espressivo. |
Affascinata dal Rinascimento,
ma anche dall'arte fiamminga e nordica, dal Seicento di Vermeer, dal Settecento
di Chardin, fino ai maestri più recenti, Böcklin, Picasso e naturalmente De
Chirico, la pittura di Nunziante si può definire metafisica, ma in un senso
particolare, che rifugge lo straniamento e l'annullamento dell'uomo. La
metafisica di Nunziante è intrisa del suo grande amore per il Rinascimento e la
sua poetica rimane fedele a un'impostazione umanistica. L'uomo, collocato al
centro della vicenda umana e artistica, è presente in senso metaforico e
simbolico, mitologico e reale grazie alla tecnica e al mestiere appresi dallo
studio degli antichi, dalle botteghe rinascimentali e dall'arte nordica. Ma
talvolta è una presenza sottintesa, reale ma celata, evocata sulla tela dalla
padronanza tecnica. In questo senso Caravaggio è per Nunziante un riferimento
importante, poiché è stato il primo a trasformare l'oggetto in soggetto e far sì
che esso potesse esprimere valori pittorici; e ci è riuscito grazie a una
straordinaria padronanza tecnica. Per Nunziante l'artista è prima di tutto un
tecnico dell'espressione e ciò che esprime è profondamente collegato alla
tecnica adottata. Per questo è di fondamentale importanza conoscere la
tradizione e fare propria la lezione tecnica ed espressiva del passato.
Info e prenotazioni:
www.lineadombra.it
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