I gemelli Carlo e Fabio
Ingrassia lavorano insieme, l’uno costruendo e l’altro
decostruendo, fino a che l’opera non raggiunge un suo
equilibrio. Nei loro “lavori sensibili” indagano lo
scorrere del tempo, che porta con sé il rumore di tanti
linguaggi, pensieri, ricordi, sensazioni.
Andrea Mangione mette al
centro della sua opera elementi urbani, scritte o
immagini da cartelloni pubblicitari che, inquadrando
l’immagine, definiscono lo spazio pittorico e svelano
l’artificio della visione.
Marco (Gue’) Mangione ha
guardato all’insegnamento della pop art, all’arte di
strada, al mondo del fumetto e dei cartoni animati.
Analizza i processi che creano un personaggio e ne fanno
un’icona visiva, riproducibile e riconoscibile. Il
rigore compositivo, la pittura distillata, e l’ironia
del messaggio sono i tratti distintivi della sua opera.
Cetty Previtera lavora
“ascoltando” l’opera. Per lei non esiste un procedere
unico, ma una tecnica sempre in mutazione. I suoi quadri
si caratterizzano per gli impasti cromatici, le tonalità
di bruni date quasi a velature, e la presenza di piccoli
grumi di materia di colore vibrante.
Stefano Vespo, infine,
dipinge l’uomo immerso nella sua quotidianità e nel suo
spazio vitale, raggiungendo una perfetta sintesi tra
figura e sfondo, con la sua geometria di piani e
l’architettura intorno alla figura.
La mostra resterà aperta
fino all’8 gennaio e potrà essere visitata tutti i
giorni, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 20.
Chiuso il lunedì. La domenica pomeriggio la galleria
sarà aperta su appuntamento. |