SPETTACOLO: MARCO
TRAVAGLIO - Pisa
PALACONGRESSI, PISA
SABATO 27 NOVEMBRE
2010 ORE 21,00
Agenzia New Star e Non
Solo Spettacolo
Presentano
una produzione Promo
Music
MARCO TRAVAGLIO
in
PROMEMORIA
15 anni di storia
d’Italia ai confini della realtà
di e con
Marco Travaglio
regia
Ruggero Cara
musiche dal vivo di
C-Project
Valentino Corvino:
violino, elettronica
Fabrizio Puglisi:
tastiere, sintetizzatori
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“La prima
Repubblica muore affogata nelle tangenti, la seconda esce dal
sangue delle stragi, ma nessuno ricorda più niente. La storia è
maestra, ma nessuno impara mai niente. Avanti il prossimo: se
non vi sono bastati Andreotti, Craxi e Berlusconi, ora magari
arrivano Lele Mora e Flavio Briatore.”
(Marco Travaglio)
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Appuntamento imperdibile con “Promemoria”
di e con Marco Travaglio il 27 novembre
presso il Palazzo dei Congressi di
Pisa.
Lo
spettacolo dal titolo “Promemoria. 15 anni di
storia d’Italia ai confini della realtà” sarà
una chiacchierata teatrale sulla storia d'Italia
degli ultimi 15 anni, sviluppato in sette quadri: uno
spettacolo che farà discutere, imperdibile
''promemoria'' sulla situazione politica attuale.
L’esplosivo giornalista Marco Travaglio
ripercorre la nostra storia recente che sembra
precipitare sempre di più, di capitolo in capitolo, coi
toni della farsa, del grottesco, della tragicommedia, ma
con la tragedia sempre dietro l'angolo.
Fanno
da cornice alla fedele ricostruzione dei fatti, con
nomi, atti dei processi e intercettazioni, le canzoni e
le musiche eseguite dal vivo da Valentino Corvino
(violino e elettronica) e Fabrizio Puglisi (tastiere e
sintetizzatori).
Ad
alleggerire la ricostruzione storica oltre ai documenti
e gli inserti audio è soprattutto la comicità di
Travaglio.
PALACONGRESSI, Via Matteotti, 1 - 56124 Pisa
Prevendite online:
circuito
BoxOffice
www.boxol.it,
circuito GreenTicket
www.greenticket.it
Botteghino e biglietteria
presso Teatro Verdi di Pisa, Via Palestro 40, Tel.050
941111, aperto da martedì a sabato dalle 16 alle 19.
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Note di regia
Il Travaglio
della memoria: così, oltre il gioco di parole, potremmo chiamare
questo nostro tentativo di coniugare il puntuale e quasi
implacabile impegno giornalistico di Travaglio con la musica di
Corvino. Una musica che quindi non è né descrittiva né tantomeno
lenitiva ma si propone di volta in volta come cornice,
evocazione, suggestione o provocazione a risaltare la nitidezza
del racconto della nostra storia recente che, a partire
dall'affogamento nelle tangenti della prima Repubblica, passando
per la resistibile ascesa di Berlusconi, sembra precipitare
sempre di più, di capitolo in capitolo, coi toni della farsa,
del grottesco, della tragicommedia ma con la tragedia sempre
dietro l'angolo. Vorremmo, tramite la musica, ottenere un
effetto di " galleggiamento" di questa memoria che Travaglio
così precisamente ci propone, per sfuggire alle facili lusinghe
dell'antipolitica ed anzi per assumerci le nostre responsabilità
poiché si tratta pur sempre della nostra storia; e come si sa la
storia insegna, ma nessuno impara mai niente.
Ruggero Cara
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