Padova, 23/11/2010 - Niccolò Fabi, Paolo Rumiz, Saba
Anglana, Archimia e altri nomi dello spettacolo e della cultura insieme per
una festa "a sorpresa" per Medici con l'Africa Cuamm. Tanta musica, immagini
coinvolgenti per una serata speciale, curata da Marco Amato, per ricordare, nel
giorno esatto del sessantesimo dalla fondazione, la storia, il presente e il
futuro di Medici con l'Africa Cuamm.
E con Rumiz, Fabi e gli altri, il 3 dicembre agli Eremitani, ci
saranno i veri protagonisti di questa grande vicenda, di una esperienza che si è
concretizzata e ancora si realizza, giorno dopo giorno, grazie alla quotidiana
straordinarietà del lavoro di migliaia di volontari, di medici, di assistenti
che nei più difficili territori del continente africano da 60 anni si impegnano
con l'Africa. Per aiutarla concretamente a crescere e a diventare
autosufficiente, anche nel complesso campo della salute.
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"Lontano da dove?"
si intitola lo spettacolo che Medici con l'Africa Cuamm offre, il 3 dicembre,
alla città che lo ha visto nascere e a tutti coloro che sono comunque
interessati a esplorare la dimensione del prendersi cura. Un'ora e mezzo di
immersione in una storia, un'ora e mezza di racconti, musica, immagini e
soprattutto emozioni.
A ricreare l'atmosfera dei cantastorie dei villaggi d'Africa sarà Paolo Rumiz.
Giornalista, scrittore e soprattutto glob trotter, Rumiz incontra
l'Africa attraverso le lettere dei medici del Cuamm dal campo in Angola,
Etiopia, Tanzania, Mozambico, Sudan, Uganda.
La storia che Rumiz aiuta a ripercorrere è quella dei sessant'anni del Cuamm e
dei più recenti sessant'anni d'Africa. Nessun discorso ufficiale ma la memoria
viva, reale, talvolta contrastata delle vicende di uomini e donne del Cuamm,
testimonianze vissute e raccontate dai veri protagonisti: i medici e i volontari
che, arrivati dall'Italia, si trovano a misurarsi con problemi e dimensioni
inattese, imparando ad affrontarli e a risolverli.
Una storia che vive nei ricordi di don Luigi Mazzucato, la prima anima del Cuamm,
e che è cronaca di vita sul campo nelle parole dell'attuale direttore di Medici
con l'Africa, don Dante Carraro. |
Tra testimonianze e
ricordi, la musica. Quella di un quartetto d'archi che riesce a sintetizzare
suoni d'Africa con i grandi classici europei e quella delle canzoni di Niccolò
Fabi, grande amico di Medici con l'Africa, che agli Eremitani offrirà il suo
mondo e le sue emozioni.
Poi, nel gran finale, classici e moderni, africani e occidentali in uno scambio
ideale, mentre un'africana di oggi, Letizia Nsemi congolese, studentessa del
collegio padovano del Cuamm, all'ultimo anno di medicina, comunicherà le sue
speranze per la nuova Africa.
Ad accompagnare il tutto, immagini tratte da documentari girati laggiù, sul
campo, nella magica, talvolta tragica, Terra d'Africa, il continente del futuro
dell'umanità.
Informazioni:
www.mediciconlafrica.org
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