In questa giornata al Centro
Culturale Candiani Rafiki ospita la Compagnia Teatrale "TrePunti" di Mestre, che
porta in scena con successo lo spettacolo "Il Cappotto" tratto dalla novella di
Nikolaj V. Gogol'. In questa novella, che rappresenta l'esempio più peculiare
della comicità grottesca di Gogol', si narrano le vicende di Akakij Akakievic
Basmackin, un umile funzionario pietroburghese. Costui si scontra con le proprie
ristrettezze economiche nel momento in cui ha bisogno di farsi un nuovo
cappotto, essendo quello vecchio troppo liso per difenderlo dal gelo
pietroburghese.
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Dopo
attenti risparmi e con l'aiuto di un abile sarto, riesce
nel suo intento. L'arrivo di questo nuovo indumento
rappresenta per Akakij Akakievic un evento straordinario
poichè con il nuovo cappotto riceve rispetto e stima da
quegli stessi colleghi che prima lo vessavano duramente.
Purtroppo però, dopo una serata di festa, ad Akakij
Akakievich viene rubato il cappotto nuovo e questo getta
il pover'uomo nello sconforto, che lo porterà a morire
di freddo e di disperazione. La storia però riserva un
finale fantastico...
In
scena i tre giovani attori e fondatori della Compagnia "TrePunti"
Sara Bettella, Claudia Gafà e Demis Marin, diretti
dall'interessante regista Stefano Pagin.
L'intero ricavato della serata andrà a sostenere le
iniziative dell'associazione Rafiki.
Contatti:
www.centroculturalecandiani.it
www.rafiki-pediatri.blogspot.com
www.compagniatrepunti.it
Info/Biglietteria tel. 041 2386126
Biglietto unico € 12
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Compagnia Teatrale TrePunti a sostegno di RAFIKI – pediatri per
l'Africa
presenta
Il Cappotto
di Nikolaj Vasil'evic Gogol’
con
Sara Bettella, Claudia Gafà, Demis Marin
regia
Stefano Pagin
musiche
Gabriella Zen
costumi
Anna Storti
scene
Giancarlo Marin
luci Paolo Facco e
Giovanni Milanese
DOMENICA 12 Dicembre
2010 – ore 18-00
Auditorium 4° piano Centro
Culturale Candiani – Mestre - Venezia
La Compagnia Teatrale
TrePunti a sostegno di Rafiki – pediatri per l'Africa, in
collaborazione con il Centro Culturale Candiani porta in scena con
sucesso lo spettacolo "Il Cappotto" tratto dalla novela di N. V. Gogol',
nell’adattamento teatrale e con la sapiente e accurata regia del regista
veneziano Stefano Pagin.
La giovane compagnia composta
da Sara Bettella, Claudia Gafà e Demis Marin, nasce a Venezia nel 2008 e si
propone di rileggere ed esprimere in chiave moderna il teatro d'autore. In
questo spettacolo mette in scena uno dei racconti più celebri della letteratura
russa ottocentesca.
Nel racconto “Il Cappotto”,
pubblicato nel 1843, ritroviamo l’esempio più peculiare della comicità ironica e
grottesca di Gogol’.
La storia è ambientata nel
mondo dell'amministrazione pubblica nella fredda San Pietroburgo e tratta la
vicenda umana di Akakij Akakievic Basmackin, bersaglio prescelto del complotto
intrecciato dai personaggi in scena, che partecipano ad un inquietante e
grottesco concerto corale dove tutti si spiano e spettegolano delle miserie
altrui.
"(..)Stefano Pagin, uno dei
registi più interessanti nella nuova generazione veneta.
Sara Bettella, Claudia Gafà e Demis Marin si rivelano bravi, molto bravi, nel
muovere col giusto ritmo il claustrofobico meccanismo progettato da Stefano
Pagin con una precisione felice e feroce. Applausi scroscianti"
Antonio Stefani - Il
Giornale di Vicenza 15 novembre 2010
“Il Cappotto,
nell'adattamento e regia di Stefano Pagin, è una vera perla teatrale per la
bravura dei tre giovani attori. Uno spettacolo insomma veramente bello.”
Diletta
Capissi – Il Denaro 21 novembre 2009
“La maestria di tre attori,
maschere bravissime scissi in mille personaggi diversi. Il riadattamento e
l'innovativa costruzione registica di Stefano Pagin, sono risultati vincenti,
coinvolgenti ed appassionanti. Un prodotto davvero di ottima manifattura.”
Angela
Di Maso – Roma 21 novembre 2009
“Applausi e chiamate
insistenti per IL CAPPOTTO di Gogol' nell'allestimento della neonata compagnia
TrePunti. Stefano Pagin ha puntato sul virtuosismo dei tre giovani attori.”
Giuseppe
Barbanti – La Nuova Venezia 21 ottobre 2009
“I tre attori con
ammirevole capacità attoriale hanno reso al pubblico uno spettacolo brioso, dal
ritmo sempre sostenuto, suscitando in equilibrata alternanza sorrisi e
malinconie.”
Elena
Ballarin – Non Solo Cinema 20 ottobre 2009
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