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DOLCI DI NATALE
SCELTI DA NOI! UNA RASSEGNA GOLOSA
IL TRENTINO E I
DOLCI DI NATALE
FRIULI VENEZIA
GIULIA - LA GUBANA
IL PANDORO DI
VERONA
CALABRIA: I FICHI CHINI
ABRUZZO: IL
TORRONE AQUILANO
DOLCI SPECIALITA'
LOMBARDE |
SCOPRI LE CALORIE |
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Viaggio
gastronomico nella nostra regione per scoprire le tradizioni e i
dolci natalizi!
Buon Natale a tutti ! |
IL TRENTINO E I DOLCI ...
DI NATALE
Lo Zelten.
Si tratta di un pane
dolce farcito con frutta secca e canditi.
Un tempo era il dolce di Natale per eccellenza in Trentino. Lo si
gustava al rientro dalla messa di mezzanotte. Ogni famiglia ha
ancora la sua ricetta specifica per la buona riuscita del dolce.
Lo Strudel
:
dolce tirolese di fama
mondiale ... buono sempre...
Il termine strudel significa in tedesco sta per "gorgo", ovvero
qualcosa che si avvolge su se stesso, come la pasta di questo
dolce ripieno di mele e uva sultanina.
Esistono numerose varianti dello strudel di mele classico, sia per
il ripieno, sia per la qualità della pasta esterna che che può
essere semplice pasta frolla o pasta sfoglia vera e propria. La
mela, i pinoli, l'uvetta ammorbidita nella grappa o nel rhum...
zucchero, cannella, noci costituiscono il goloso ripieno.
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FRIULI VENEZIA GIULIA
- La Gubana
E' il dolce piu' tipico
della regione, un simbolo. Golosissima pasta sfoglia, dolce, ripiena
di frutta secca e spezie, canditi amalgamati con rosso d'uovo e montati a
neve con albume.
La ricchezza di sapori e di ingredienti riflette la cucina friulana, dove i
prodotti locali si fondono a droghe esotiche e agrumi mediterranei.
Molte sono le varianti della Gubana, in alcune varianti ad esempio c'e' il
cioccolato. Ogni famiglia tramanda una particolare ricetta.
La variante da
noi consigliata prevede di inzuppare la pasta nella grappa ...
Vai alla ricetta.
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IL PANDORO DI VERONA
Il Pandoro di Verona e' diventato
un simbolo del Natale ... Soffice, il sapore delicato, il
colore oro intenso, spruzzato di zucchero a velo...
Il nome pandoro deriva dal colore giallo oro intenso di questo
dolce. Le sue origini sono incerte. ... continua...
C’è chi lo fa risalire all’Austria dell’Impero Asburgico e ai
pasticcieri della Casa Reale di Vienna che preparavano il “pane
di Vienna”, una variante della pasta brioche francese.
Altri sostengono, invece, sia originario della Repubblica Veneta
del Rinascimento, delle ricche famiglie patrizie che consumavano
un dolce chiamato “pan de oro” ricoperto di sottili foglie di
oro zecchino.
Le tradizioni più certe lo riconducono al “nadalin”, un dolce a
forma di stella, che - alla fine dell’Ottocento - le famiglie
veronesi preparavano a Natale.
Se vuoi sapere tutto sul dolce veronese
https://www.panettone.it/ita/storiaPandoro-cont.htm |
CALABRIA
- I FICHI CHINI (I FICHI RIPIENI)
Ingredienti:
-
fichi, grossi, freschi e polposi
-
noci
-
mandorle (in alternativa
arachidi)
-
cioccolato (amaro) in polvere
-
zucchero
-
polvere di cannella o polvere di
garofano
-
mosto cotto
Preparazione:
Occorre un vaso di
terracotta, di forma cilindrica e un disco di legno (da usare
come coperchio) su cui si puo' mettere un peso per esercitare
pressione. Tagliate i fichi a meta' in senso
longitudinale, lasciando le due parti separate ma attaccate dal
picciolo. Preparate un ripieno con mandorle (pelate) e noci.
Tritate nel mortaio il cioccolato. Con questo impasto riempite i
fichi.
Dopo averli imbottiti a uno a uno disponeteli in una
placca e metteteli nel forno affinche' si asciughino. La
temperatura del forno deve essere media , i fichi prenderanno un
colore dorato. A questo punto, caldi e dorati, dovrete
spennelarli con mosto cotto. Unite un velo di zucchero e polvere
di cannella a seconda dei gusti (puo' essere usata anche la
povere di garofano).
Sistemate i fichi nel vaso, e separate ogni
strato con zucchero. Versate il mosto cotto e coprite
completamente i fichi. Chiudete il vaso con il disco di legno.
Usate pietre o oggetti pesanti per pressare il disco
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ABRUZZO: IL TORRONE
AQUILANO
Ingredienti:
Preparazione:
Sciogliere il miele a
basso fuoco. Unire al miele altrettanto zucchero già caramellato
in un pentolino con un poco d'acqua. Sempre mescolando, unire
gli albumi a neve soda montati a bagnomaria, le nocciole
sgusciate e spellate e il cioccolato sciolto con acqua e
zucchero.
Versare il torrone caldo sulle ostie che si saranno preparate
sulla placca del forno o sul tavolo di marmo, e quando sarà
tiepido tagliarlo a rettangoli.
Raffreddati, avvolgere i pezzi in carta oleata e conservare al
fresco in una scatola di latta |
DOLCI SPECIALITA'
LOMBARDE:
Il Panettone: la storia e la tradizione
Il Panettone e' un dolce di
origine antica... nato secondo la tradizione come "pane dei signori"
(dal francese pan de ton pane di "tono").
In realtà affonda le sue radici nell'ambiente popolare dove il suo nome
significava semplicemente "pane grande".
Era un cibo speciale preparato solo in occasione del Natale. .
Il
panettone era originariamente un grosso pane, alla preparazione del
quale doveva sovrintendere assolutamente il padrone di casa: prima della
cottura, doveva incidervi una croce usando un coltello in segno di
benedizione. Il grosso pane veniva poi consumato dalla famiglia,
solennemente riunita per la tradizionale "cerimonia del Ciocco".
La cerimonia delle antiche famiglie milanesi, durante la veglia di
Natale, consisteva nel riunirsi attorno al focolare e, il padre o il
capo di casa, fattosi il segno della Croce, prendeva un grosso ceppo,
solitamente di quercia, lo adagiava nel camino, vi poneva sotto una
piccola fascina di ginepro e accendeva il fuoco. Dopo aver versato il
vino in un calice, n’aspergeva le fiamme e dopo averne sorseggiato lui
per primo, lo passava poi agli altri membri della famiglia che, a turno,
l'assaggiavano. Il padre gettava poi una moneta sul ceppo che divampava
e successivamente distribuiva monete ai presenti, infine gli venivano
portati tre grandi pani di frumento e, con gesto solenne, ne tagliava
solo una piccola parte che veniva riposta e conservata sino al Natale
successivo.
Vai alla
ricetta del Panettone
IL TIRAMISU' -
LA RICETTA
Ingredienti:
dosi per 6
persone:
6 uova, 500 g di
Mascarpone, 300 g di biscotti Savoiardi, 150 g di zucchero,
7-8 tazzine di caffe', 50 gr. di liquore a piacere (es
brandy), cacao amaro in polvere
Preparazione
Frullate i
tuorli con lo zucchero, in una terrina, sino a ottenere una
crema morbida e gonfia. Aggiungete il mascarpone, il liquore e
mescolate bene. Incorporate delicatamente gli albumi montati a
neve ferma.
In una altra terrina mescolate il caffè (leggermente
zuccherato) e il brandy.
In una prirofila stendete uno strato di crema e sopra questo
uno strato di Savoiardi inzuppati nel caffè. Ricoprite con un
altro strato di crema quindi proseguite con gli ingredienti
terminando con la crema.
Mettete in frigorifero per almeno due ore.
Poco prima di servire cospargete la superficie del dolce con
cacao amaro in polvere.
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CALORIE
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festeggiare? Cene e auguri, pranzi luculliani, panettoni e
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gola ... |
Panettone
... il classico dei classici ... 1 fetta (200 g): 668
kcal |
Tiramisu'
... buono sempre... non solo a Natale ... 1 porzione (150
g.): 616 kcal |
Cioccolatini
... piccoli ma buoni ... 3 cioccolatini ... 30 g e 152 kcal |
Torrone...
50 g: 239 kcal |
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